Autovelox fissi: questa la soluzione in arrivo per limitare e se possibile eliminare la serie di incidenti lungo l’asse industriale. Ed ora Piceno Consind, ente proprietario dell’arteria stradale, sta predisponendo la richiesta ufficiale da inviare al prefetto per trovare la più idonea all’annoso problema che, anche negli ultimi tempi, ha lasciato il segno anche con tragiche conseguenze quali la morte di due donne ascolane: Anna Benedetti e Giovanna Angelini. Un episodio che rappresenta solo l’ultimo anello di una interminabile catena di sinistri lungo quella strada al servizio della zona industriale ascolana. Una situazione che non può più essere trascurata e per la quale il Consind si è già mosso, anche attraverso un confronto con polizia e vigili urbani che ora sfocerà in questa richiesta ufficiale al prefetto.
Subito dopo il tragico incidente che alla fine dello scorso mese di settembre ha causato la morte di Anna Benedetti e Giovanna Angelini, il presidente di Piceno Consind, Domenico Procaccini, aveva voluto riaprire il discorso – sul quale c erano state già precedenti riflessioni – chiedendo subito un confronto con le forze dell’ordine preposte alla sicurezza stradale, ovvero la polizia e il Comando dei vigili urbani di Ascoli. Un confronto che c’è stato ed ha portato ad analizzare le possibili soluzioni da mettere in campo per risolvere il problema degli incidenti lungo l’asse attrezzato una volta per tutte.
“Ci siamo confrontati – spiega Procaccini – con i rappresentanti della polizia e dei vigili urbani per capire quali fossero le possibili soluzioni efficaci per affrontare con decisione questo problema dell’alta incidentalità lungo l’asse attrezzato, considerando che si tratta di un collegamento dove sono ancora tanti gli automobilisti che procedono ad alta velocità. Adesso, dopo l’incontro, come Piceno consind stiamo predisponendo una richiesta ufficiale al prefetto affinché venga individuata una concreta e idonea soluzione al problema, partendo proprio dalle riflessioni e dalle proposte emerse durante il confronto”.
“ La soluzione migliore per abbassare e magari eliminare la percentuale di incidenti lungo l’asse industriale, – sottolinea il presidente di Piceno consind, – sembra essere quella degli autovelox fissi. Questo perché l’idea di attivare un sistema di tutor, per il controllo della velocità media, risulta non idoneo né efficace considerando che ci sono, lungo l’asse stradale, troppe uscite o accessi laterali e quindi sarebbe impossibile monitorare la velocità del maggior numero possibile di auto in transito.
La soluzione migliore sembra essere quella degli autovelox fissi perché con i tutor ci sono troppe uscite o accessi laterali lungo il percorso e i controlli sarebbero impossibili”.
Adesso, dunque, la palla passerà alla Prefettura, con la richiesta del Consind, valutando quanto emerso dal confronto tra l’ente consortile proprietario della strada e le forze dell’ordine preposte alla sicurezza stradale.