Corso Trieste: il doppio senso c’è, ma è per le biciclette

Il tanto atteso doppio senso di circolazione, su corso Trieste, c’è già, ma quasi nessuno se n’è accorto. In realtà, si tratta di un doppio senso di marcia anomalo, innovativo per una città come Ascoli, spuntato d’improvviso: si tratta del senso di marcia previsto per le biciclette, al contrario rispetto ai flussi delle auto, ovvero da nord verso sud (dalla chiesa di S.Maria Intervineas verso via XX Settembre e piazza Arringo). Forse un’anticipazione della strategia inserita, in realtà, nel nuovo Piano del traffico e denominata “contra flow cycling”. A confermarlo, per i più scettici, ci sono diverse biciclette disegnate sui cubetti di porfido della carreggiata con tanto di freccia ad indicare la percorribilità di corso Trieste in senso opposto alle vetture. Ma proprio per la scarsa informazione in tal senso, resta il dubbio che il rischio incidenti possa essere dietro l’angolo.

La segnaletica a terra lungo corso Trieste per indicare la possibilità delle biciclette di procedere in controsenso rispetto ai flussi delle auto. Forse un modo di anticipare l’idea inserita nell’ambito del bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie (legato quindi al progetto per Monticelli) e finanziato per 18 milioni di euro. La scelta dell’Arengo, in linea con le indicazioni degli esperti del Centro trasporti e logistica dell’Università La Sapienza di Roma, troverebbe, dunque, un primo riscontro di fatto (anche se non molto visibile) con questo primo esempio di percorrenze ciclabili contromano. Un caso che, sebbene in pochissimi ne siano a conoscenza, sembra porre Ascoli tra le prime città in Italia, per il discorso del “contra flow cycling”, come accade a Parigi e in altre città europee. In altre parole, sulla base della progettazione definitiva già inviata alla Presidenza del Consiglio dei ministri, infatti, si dovrebbero andare a realizzare, con apposita segnaletica, delle corsie ciclabili posizionate lungo tutti gli attraversamenti principali (nel progetto si specifica lungo gli antichi cardo e decumano) ma in senso contrario di marcia rispetto alle auto. Dunque, nelle vie dove le auto procedono verso est, in bici si potrà procedere verso ovest e viceversa. E questo per la massima visibilità delle bici da parte degli automobilisti e per una questione di sicurezza. Il costo previsto dell’intervento, finanziato dal Governo, è di 50.000 euro. Certo è che occorrerà supportare tale iniziativa anche con un’adeguata opera di sensibilizzazione dei cittadini.

 

 

 

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