L’Arengo punta ancora sulle ingiunzioni fiscali per recuperare – attraverso la riscossione coattiva – tutte quelle tasse arretrate non pagate da diverse famiglie ascolane nel corso degli anni. Ed ecco che proprio in questa fase, attraverso la società incaricata, si sta procedendo con ingiunzioni fiscali rese esecutive lo scorso anno per un totale di pagamenti non effettuati da 378 famiglie: 215 per quel che riguarda la Tares, ovvero la vecchia tassa sui rifiuti, e altre 163 in relazione, invece, all’Ici (ovvero l’imposta comunale sugli immobili. E se per la Tares la cifra da recuperare attraverso il sistema delle ingiunzioni fiscali risulta essere di quasi 150 mila euro (per la precisione 147.373,61 euro), per l’Ici, invece, la somma da recuperare è pari a 111.340 euro. Complessivamente, quindi, dall’ondata di ingiunzioni fiscali attivate in questo ultimo periodo, si punta a recuperare una cifra complessiva di 258.713,61 euro.
Uno scenario, comunque, sicuramente molto complesso se si considera che l’Arengo deve recuperare, andando indietro per un decennio, oltre 11 milioni di euro di tasse non pagate e se si considera che le somme che si stanno lentamente recuperando sono nell’ordine di circa 2000 euro in un mese, come avvenuto nello scorso mese di ottobre. E’ chiaro, quindi, che le speranze di riuscire a recuperare quelle somme sempre più consistenti accumulatesi nel corso degli anni diventa sempre più difficile. Un discorso che, in questa fase, a livello di liquidità e quindi di cassa, fa il paio anche con il mancato pagamento delle tasse da parte di centinaia di famiglie ascolane che hanno avuto la dichiarazione di inagibilità per il proprio immobile e, quindi, hanno potuto sospendere legittimamente il pagamento dei tributi.