Prima della partenza per Avellino, Mister Cosmi ha presentato la gara del Partenio: “Pensavamo di recuperare Clemenza, ma ha ancora dolore alla caviglia e cercheremo di riaverlo per la prossima gara col Pescara; perdiamo anche De Feo per una sindrome influenzale. Situazione particolare per Bianchi e Varela che sono tornati disponibili e sono rientrati bene nel gruppo. Da valutare Lanni per una distorsione alla caviglia, oggi ha provato, ma decideremo direttamente domani. Se serve una benedizione per via dei tanti infortuni? Quando la classifica è deficitaria come la nostra, ci sono sempre tante cause, non ultima la fortuna, ma cercare di combatterla pensando che tutti i problemi siano riconducibili ad essa, non è intelligente. L’ho detto anche dopo la gara con l’Entella, non bisogna pensare che sia l’anno nero dell’Ascoli, su questo ho una visione diversa rispetto a chi è qui da tre mesi. Dobbiamo per forza tirarci fuori da questa situazione, ripeto, per forza, quindi non bisogna fare l’errore di piangersi addosso. Il risultato non dipenderà dagli infortuni, ma da quello che proporremo noi. Novellino? E’ una conoscenza di vecchia data, capita di incontrarci e confrontarci, lo conoscete bene anche voi ad Ascoli. In questo momento di tutto bisogna parlare meno che degli altri e mi riferisco anche alle questioni extra campo dei nostri avversari: non mi è mai piaciuto speculare sui problemi altrui, preferisco concentrarmi sulla mia squadra e su quello che dobbiamo fare noi sul campo. Io sono venuto qui per raggiungere, seppur attraverso tanta sofferenza, il traguardo della salvezza mettendoci dietro cinque squadre sul campo. Resto sempre fedele a quanto succede sul campo. L’Avellino è partito non so con quali ambizioni, sul campo aveva fatto punti all’inizio, ma poi è andato in difficoltà; ha un organico di tutto rispetto, ha giocatori giovani e meno giovani dal grande presente e, in alcuni casi, dal grande futuro. Hanno perso Morosini, che avrebbe potuto dare una grande mano, ma hanno trovato Asencio, poi ci sono Ardemagni e Castaldo, hanno gli esterni di grandissima qualità e poi ci sono Kresic e Rizzato che conosco molto bene per averli avuti a Trapani. Hanno giocatori che nell’uno contro uno sono formidabili, quindi dovremo limitarli e questo dipenderà dal coraggio che avremo di andarli a prendere in tutte le zone del campo. Il nostro modulo? Non ci discostiamo dal 3-4-2-1 e dal 3-5-2, anche se non c’è preclusione per altri sistemi di gioco, poi, finite queste tre partite che mancano alla chiusura del girone di andata, vedremo se è il caso di cambiare. I ragazzi del Settore Giovanile? Ne ho utilizzato qualcuno per le esercitazioni perché ne avevamo bisogno numericamente, mi piace comunque vedere i giovani della Primavera perché l’esperienza mi dice che potremmo trovare risorse utili per la prima squadra, quindi voglio vedere se c’è qualcuno che fra tre, sei mesi o un anno può essere adatto. Se ho fatto tabelle di marcia? Nella mia tabella non prevedo sconfitte, è fondamentale dare continuità ai risultati. Domani dobbiamo andarci a giocare la partita. Se firmerei per il pari? Solo se l’Avellino si mostrasse superiore, quindi aspettiamo di vedere la gara. Se il pareggio servisse per centrare la salvezza, direi che basterebbe, ma, dal momento che non è così, andremo a giocarci la gara”. In conclusione il tecnico ha commentato la frase che ha pronunciato alla squadra alla vigilia del match con l’Entella “Non voglio vincere, ma stravincere”: “Mi fa piacere che sia rimasta impressa ai miei giocatori, non l’ho pronunciata per denigrare l’avversario, ci mancherebbe, ma per dire che avremmo dovuto affrontare l’avversario con una forza tale che andasse anche oltre il desiderio di vincere”.