Cominciano ad arrivare anche nel Piceno i primi contributi post-terremoto per la sistemazione degli immobili danneggiati, per un importo di circa 13,5 milioni di euro, dei quali circa 600 mila (per la precisione 575.017,23 euro) per il capoluogo. Un attesa che ora viene coronata dallo sblocco dei finanziamenti, da parte degli Uffici per la ricostruzione, per 70 delle circa 400 pratiche finora istruite nel Piceno (450 compreso il Fermano). A confermarlo sono i dati ufficiali della Regione Marche, aggiornati allo scorso 19 gennaio, in relazione proprio alle pratiche per la ricostruzione. Come detto, finora 450 sono le pratiche presentate per la ricostruzione o sistemazione degli edifici inagibili tra Piceno e Fermano, di cui 37 relative ad Ascoli-città. E, di queste, solo 4 al momento sono arrivate allo sblocco dei contributi, mentre a livello provinciale le pratiche già concluse con l’assegnazione dei fondi previsti sono 70. Con una prevalenza, giustamente, delle assegnazioni relative ai territori di Acquasanta e Arquata, ovvero quelli maggiormente colpiti dal sisma. Da sottolineare, nell’analisi del dato, anche la consistenza dei contributi sbloccati per alcune aziende importanti nel “cuore” dei territori colpiti dal sisma, tra cui, quale somma più importante, i 2.949.824,61 euro destinati allo stabilimento della Unimar a Pescara del Tronto. Inoltre, ulteriore curiosità, tra le pratiche ascolane in fase di istruttoria, ovvero ancora in attesa dello sblocco dei contributi, c’è anche quella per la risistemazione del palazzo vescovile in piazza Arringo. Per la prima volta, nell’elenco delle pratiche attivate per la ricostruzione e la sistemazione degli edifici danneggiate dal terremoto, a fianco ai nominativi compaiono ora anche le somme finora assegnate a ciascun intervento. Una lista di 70 pratiche nell’ambito delle 450 complessive istruite finora tra il Piceno e un po’ di Fermano. Entriamo, quindi, nel dettaglio delle cifre stanziate. Ad Ascoli, come detto, quattro sono le pratiche arrivate ad ottenere i contributi: una nella frazione di Vallefiorana con lo sblocco di 162.031,17 euro, una in via del Crocefisso per 106.610,85 euro, una nella frazione Colonnata 129.154,52 euro. Contributo, sempre ad Ascoli, per attività produttiva assimilabile ad abitazione (uffici) per un’edificio (quello del Sacro Cuore di viale Vellei) per 177.220,69 euro. A Folignano, per un condominio in viale Genova, contributi di 100.399,88 euro.
Tante le pratiche che hanno ottenuto i contributi ad Acquasanta Terme: per un’abitazione in via San Giovanni 41.531,02 euro, altra abitazione nella frazione di Santa Maria con 157.379,19 euro, un’altra nella frazione di Cagnano con 77.682,31 euro, due nella frazione di Pozza per 20.301,32 euro e per 69.542,01 euro e altre abitazioni in frazione Santa Maria per 46.419.46 euro e per 68.985,13 euro, una casa in via San Giovanni ad Acquasanta, in via Buonamici per un’abitazione 97.454,88 euro, per un’abitazione in località Pomaro 55.003,78 euro, a Pozza 62 45.267,34 euro e28.904,40 euro, nella frazione San Giovanni, per due abitazioni 57.067,89 euro e 87.029,51 euro, per un’abitazione in via del Bagno ad Acquasanta 100.302,43 euro, per un’abitazione a Paggese 21.786,74 euro, ad Acquasanta in vicolo dell’arco, 129.923,96 euro, per una casa nella frazione di Arola 72.960,87 euro, ad Acquasanta per un’attività produttiva ma riconducibile a quella abitativa 168.794,23 euro. Ad Arquata del Tronto, nel cuore del sisma, per le abitazioni sono stati concessi i seguenti contributi: abitazione in via Salaria 35.547 euro, per abitazione lungo la Salaria nella frazione di Trisungo, 186.937,64 euro, per una casa in via centesimo 132.674,10 euro. Nella zona vicino Arquata, ecco contributi per un’abitazione a Faete, frazione di Trisungo per 28.2014,32 euro, a Spelonga (Colle Piccioni) per 89.201,90, per un’abitazione a Faete, 119.436,13 euro. Sempre ad Arquata, ma per le attività produttive, si sono sbloccati i seguenti contributi: in zona industriale di Arquata, 136.027,97 euro, sulla Salaria per 2.715.632,786 euro, a Pescara del Tronto per lo stabilimento Unimer con un contributo di 2.949.824,61 euro, per altra attività produttiva nella zona di Pescara del Tronto, 40.342,19 euro, ad attività produttive nella frazione di Piedilama rispettivamente 121.278,82 euro, 40.617,13 euro e 29.796,60 euro, a Trisungo, per attività produttiva riconducibile a quella abitativa 24.352,58 euro, per un’attività produttiva riconducibile a quella abitativa, 27.885,30 euro. Ancora limitati, in relazione ai danni subiti, i contributi assegnati ad un’altra zona che ha subìto in maniera evidente gli effetti del terremoto, ovvero Montegallo. Al momento, in quella zona i contributi assegnati sono relativi ad un’abitazione nella frazione di Uscerno con rimborso di 66.146,43 euro e per due abitazioni in via Annibal Caro rispettivamente con contributi di 130.485,17 euro e 73.739,04 euro.
Ma, come detto, tante altre zone che hanno avvertito il sisma anche in termini di danni ora cominciano a vedere le prime risposte in termini di supporto economico per poter aprire i cantieri. Per quel che riguarda Roccafluvione i contributi assegnati riguardano località Salare con 111.179,98 euro, per un’abitazione in località Forcella 61.216,65 euro, per un’abitazione lungo la strada di Poggio Paganello 45.574,03 euro, per un’abitazione in via Gramsci 505.930,38 euro, lungo la strada Ponte Paoletti, per una casa 108.183,19 euro, in località Capo il colle, per una casa 57.466,43 euro. A Rotella, per un’attività produttiva in via Montemisio, 50.666,17 euro, per un’abitazione in via Ciccolini 57.030,17 euro, per un’abitazione in via Leopardi 107.905,14 euro. A Force per un’abitazione in via San Francesco 63.327,27 euro. A Montemonaco, contributi per un’abitazione in frazione San Lorenzo pari a 20.047,34 euro, per un’attività produttiva in via Roma 208.137,27 euro, per un’abitazione in via don Settimio Vallorani 81.154,78 euro, nella frazione di Foce, per un’abitazione 24.094,35 euro, per una casa in Isola San Biagio 17.746,88 euro. A Venarotta, soldi per sistemare un’abitazione nella frazione Castellano (72.270,21 euro). A Comunanza, in località Piane San Pietro, per un’attività produttiva, 1.762.196,20 euro, per un’attività produttiva riconducibile a quella abitativa, 27.885,30 euro, in via Pascali per un’attività produttiva 17.959,27 euro.
Anche lungo la vallata del Tronto qualcosa si è mosso. A Castel di Lama, contributi per tre abitazioni in via Roma con rispettivamente 152.689,03 euro, 170.647,42 e 170.615,27 euro, per un’abitazione in piazza Angelini 100.027,91 euro. Ad Appignano del Tronto, 84.172,09 euro per un’abitazione in via Roma, un’altra in via Circonvallazione dei pioppi per 56.790,46 euro, per un’abitazione in via Giovanni Massimo 27.186,94 euro. Infine, ad Offida, per un’abitazione in via Roma, 183.274,31 euro. Infine, oltre la vallata del Tronto, c’è da registrare un contributo anche a Montalto, per un’abitazione in piazza Umberto I con una somma di 69.722,07 euro.
Adesso, chiaramente, bisognerà capire quali saranno i tempi necessari ad arrivare all’assegnazione dei contributi per tutte e 450 le pratiche attualmente in fase di istruttoria, in modo da sbloccare subito anche gli altri interventi.
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