Cosmi: “Ci voglioni i fatti non le parole”

Serse Cosmi, alla vigilia del match con la Ternana, ha parlato così in conferenza stampa al termine della seduta di rifinitura che la squadra ha svolto allo stadio:
“Quella di domani è una gara fondamentale per noi e per la Ternana, sono più che consapevole di questo e di quanto sarebbe importante fare risultato. Queste sono partite in cui contano la tranquillità e la consapevolezza del momento, vissuta non come pressione. E’ inutile fare promesse e dire altre parole, anche io in passato ne ho dette tante, ma ora la gente vuole i fatti”.
Avanti col 3-5-2? “Non stravolgeremo il sistema di gioco, saranno però gli interpreti a renderlo più o meno offensivo, c’è Martinho che non sta benissimo e ci sono le defezioni di Lanni, Bianchi, Buzzegoli e Rosseti, oltre agli squalificati”.
Il trequartista dietro alle punte? “Vediamo”.
Sarà un derby per Cosmi? “L’ultimo pensiero è che sono perugino, sarebbe un aspetto coreografico rispetto all’importanza del risultato, che esula da questo. So come domani vorrei il mio Ascoli e non mi riferisco ai giocatori, la cui scelta mai come in questo caso è relativa, ma all’interpretazione del match. Aspettiamoci una partita molto delicata, in cui farà risultato chi sbaglierà meno; gli errori in questa gara saranno più pesanti, mi auguro che la squadra si tolga di dosso quello stato di torpore in cui è precipitata dal secondo tempo di Palermo. Domani servirà coraggio e chi ne avrà di più vincerà. La squadra deve alzare il livello nervoso perché se non vai in campo con ardore e con un certo livello nervoso finisci per dover scalare una montagna. Questa squadra non potrà mai esprimere valori agonistici eccessivi, ma ora è troppo al di sotto di quello che può esprimere. Il mio vero problema, che mi fanno notare anche i tifosi in giro, è non aver trovato quel qualcosa per accendere la squadra e mandarla in campo a fare una battaglia”.
Sul Presidente presente alla rifinitura: “Era rientrato in Canada la sera in cui vincemmo col Cesena e ora in maniera intelligente ha capito il momento ed è tornato, ha compreso quanto fosse importante stare vicino alla squadra; ha parlato prima ai ragazzi, li ha rincuorati e li ha spronati a fare risultato, ma sempre col suo stile, sereno e sempre vicino ai giocatori”.
Aggressione subita da Venditti e Parlati: “Non ne voglio parlare, credo che se siamo ultimi non è per colpa dei tifosi, ma perché noi, me compreso, insieme ad altri, abbiamo commesso degli errori. Non bisogna creare alla squadra ulteriori alibi oltre a quelli, troppi, che le sono stati già dati da inizio anno. Gli autori delle sconfitte siamo noi, mi assumo le mie responsabilità e i giocatori le loro”.
Sulla tifosa scomparsa ha detto con commozione: “Sono stato molto turbato da questo fatto, sono molto triste perché ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere Barbara, so con quale tipo di amore seguiva la squadra, mi chiamava sempre “coetaneo” e un mese fa mi regalò anche un acquerello, era rappresentato un orso e mi disse che aveva provato a farmi un ritratto, ma non c’era riuscita e alla fine le era venuto fuori un orso. Sarebbe meraviglioso poterle dedicare domani il risultato”.

 

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