La bonifica all’ex Carbon non si sblocca ancora e adesso il caso – per volontà del sindaco Castelli – finisce sul tavolo della Corte dei conti e della guardia di finanza. La decisione di interessare la magistrature contabile e le fiamme gialle della situazione è arrivata per il fatto che l’Arengo è ancora in attesa dello sblocco della procedura di valutazione ambientale da parte della Provincia e, quindi, del via libera per partire con la bonifica dell’area. Il primo cittadino ascolano, infatti, stufo di attendere il placet dell’Amministrazione provinciale nonostante non ci siano più ostacoli procedurali o altri motivi, ha inviato una lettera alla Procura regionale della Corte dei conti e alla Guardia di finanza per segnalare la situazione di stallo che, tra l’altro, blocca l’accordo di programma da sottoscrivere con la proprietà attuale dell’area, ovvero al Restart, e contestualmente anche l’avvio dei lavori di bonifica. Castelli ha segnalato anche il fatto che per quel che riguarda le procedure di Via e Vas (valutazioni ambientali) il giudizio della Provincia avrebbe dovuto essere espresso entro 60 giorni dall’avvio del procedimento. Cosa che, invece, non risulta avvenuta. Sulla questione, a tutt’oggi – avrebbe scritto il sindaco nella sua segnalazione, ripercorrendo tutti i passaggi della vicenda – “non risulta essere stato adottato dalla Provincia il provvedimento conclusivo del procedimento, pertanto il Comune è impossibilitato a definire la procedura del Piano di riqualificazione urbana con problemi per l’avvio dei lavori di messa in sicurezza permanente dell’area”, considerando che all’inizio di maggio tornerà ad esprimersi il Tar a seguito del ricorso presentato da Restart proprio per i ritardi nelle procedure urbanistiche.