L’imprenditore ascolano che lo scorso 29 settembre alla guida del suo suv provocò un incidente sull’asse attrezzato in cui morirono due donne è tornato in libertà. Nei suoi confronti è stato revocato il provvedimento di custodia cautelare che era stato emesso subito dopo lo schianto ed ora bisognerà attendere la conclusione delle indagini e l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Ascoli. Per il giudice, dunque, non sussiste più il pericolo che l’indagato possa reiterare il reato, inquinare le prove oppure il pericolo di fuga che rappresentano i tre motivi per giustificare la richiesta di custodia cautelare. Fino ad ora l’imprenditore ascolano, dopo essere stato piantonato all’ospedale Mazzoni di Ascoli dove era stato ricoverato a seguito dell’incidente, aveva ottenuto gli arresti domiciliari in quanto il suo stato di salute non era compatibile con il regime carcerario. Successivamente, gli fu data anche la possibilità di potersi sottoporre alle cure riabilitative e di recarsi al lavoro, salvo poi dover rientrare a casa al termine dell’orario di lavoro. Ora, invece, è tornato in libertà. Nel frattempo, proseguono le indagini. Si attende per i prossimi giorni la consegna della perizia da parte del consulente tecnico d’ufficio nominati dal tribunale di Ascoli a cui è stato chiesto di ricostruire la dinamica dell’incidente e chiarire alcuni aspetti ritenuti determinanti al fine dell’inchiesta.