L’Arengo a caccia degli evasori fiscali con la tecnologia. Incasserà anche le somme non pagate all’Erario

Vita più dura per gli evasori fiscali: grazie alla tecnologia, ora la caccia dell’Arengo ai furbetti che non pagano le tasse è sempre più stringente. E sfuggire al controllo è quasi impossibile con gli uffici comunali che, interconnessi con una ampia rete di banche dati, da quelle catastali a quelle degli istituti di credito e altre ancora, hanno già iniziato a segnalare all’Agenzia delle entrate quei casi che risultano sospetti dal punto di vista fiscale. Perché adesso, incrociando i dati a disposizione, si arriva più facilmente ad individuare evasori totali e parziali per l’Erario. Una caccia all’evasore che, tra l’altro, può portare benefici concreti all’Amministrazione comunale, alla luce del fatto che tutte le somme recuperate dai cittadini segnalati come creditori nei confronti del Fisco finiranno nelle casse dell’Arengo. Inoltre, nel frattempo, proprio nell’ambito della stretta collaborazione dell’ente con l’Agenzia delle entrate, gli uffici contabili comunali hanno già individuato, tra gli oltre 17 milioni di vecchi crediti da recuperare, quelli relativi a quei cittadini su cui poter intervenire con successo per recuperare tutte le somme non pagate relative a Imu-Tasi e tassa rifiuti. Per una cifra totale pari a circa 7 milioni di euro. Il tutto andando a fornire indicazioni ben precise relative ad accredito di stipendi, conti correnti bancari e ogni altro riferimento per procedere al prelievo forzoso delle somme finora non pagate.

 

Con l’interconnessione di diverse banche dati, ora molto più semplice, per l’Arengo segnalare all’Agenzia delle entrate anche gli evasori fiscali a livello erariale. E, come detto, tutte le segnalazioni qualificate che porteranno all’individuazione di evasori fiscali consentiranno all’ente  di incassare il 100% delle somme eventualmente recuperate. E tutto questo grazie ad un lavoro portato avanti dall’Amministrazione comunale che ha consentito di vincere un bando dell’Istituto per la finanza locale, beneficiando di tutta una infrastrutturazione tecnologica e di una connessione ad una rete informatica aggiornata per scoprire chi non paga le tasse locali e anche quelle erariali.

Proprio l’integrazione tra il Sistema informatico territoriale e altri sistemi informativi ha consentito di costruire più puntuali analisi territoriali dei fenomeni amministrativi favorendo un maggior controllo del territorio con una ricaduta positiva anche sulle attività di equità fiscale.

 

Di fatto, l’Arengo nella sua azione di controllo fiscale può ora contare su una banca-dati unitaria sia di fonti informative esterne all’amministrazione (Agenzia delle entrate e del territorio per quanto riguarda i dati catastali, sia le utenze, i contratti di locazione, le dichiarazioni sintetiche, gli studi di settore, le successioni ed altro ancora) che di fonti informative interne (anagrafe, tributi, Sue, Suap, edilizia, toponomastica e numerazione civica). La banca–dati unitaria viene gestita con varie procedure informatiche specifiche utili a supportare sia l’attività di riscossione coattiva, con la predisposizione degli avvisi e delle ingiunzioni di pagamento, che l’attività delle segnalazioni qualificate. Nello specifico, per quanto riguarda queste ultime, l’attività di accertamento erariale e di contrasto all’evasione ed elusione fiscale ha già portato alle prime indicazioni all’Agenzia delle entrate.

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