Per anni alcuni lampioni pubblici hanno illuminato proprietà private. Ed ora l’Arengo, dopo mesi di verifiche, fa luce sulla questione dei furbetti dell’energia elettrica e taglia, nell’ambito del piano di spending review, ben 42 lampioni che, con costi a carico del Comune, erano attivi a beneficio di singoli cittadini. Un piano di razionalizzazione, messo a punto dall’assessore al bilancio Daniele Gibellieri insieme agli uffici preposti, che porta a galla tutta quella parte di illuminazione pubblica che, a seguito di riscontri, è risultata al servizio di aree o strutture private. Ed ora 42 di questi furbetti dell’energia elettrica si ritrovano al buio. Tutto nasce dalla ricognizione avviata dall’Arengo anche attraverso il Servizio Pubblica illuminazione che ha effettuato una ricognizione straordinaria e puntuale dei punti luce distribuiti sul territorio comunale. Da tale analisi, come detto, è risultato – come si legge nella relazione del Piano triennale per la spending review – che 42 punti luce erano posti in posizioni non dovute per cui si è proceduto al loro distacco”. Ed il risparmio complessivamente conseguito da tali disattivazioni è risultato, finora, di 28.645,60 euro.