Arriva la prima rata della Tari, ma ci sono cittadini ancora senza avviso e bollettino

Il momento della Tari, famigerata tassa sui rifiuti, è arrivato: la prima scadenza fissata dalla giunta dell’Arengo, infatti, è prevista per l’ormai imminente 30 aprile. Con le stesse tariffe del 2017. Fatto sta che, seppure a ridosso del termine per il pagamento, appositamente prorogato rispetto al passato, nelle case di alcuni ascolani non risulta ancora essere pervenuto alcun bollettino di pagamento con le relative indicazioni. E ad altri gli avvisi sono arrivati proprio in queste ultime ore. Certo è che, considerando anche le festività, i cittadini restano nell’incertezza sulla tempistica dei pagamenti, in attesa che arrivi l’informativa, e, soprattutto ciò fa presagire possibili ritardi dei pagamenti da parte di chi ancora non ha ricevuto nulla. Insomma, una Tari con la suspence. Quel che è certo, invece, secondo i conteggi dell’Arengo, è che la tassa sui rifiuti in questo 2018 porterà nelle casse comunali una somma pari a 10,3 milioni di euro (per la precisione 10.304.049,37) escluso il tributo provinciale di circa mezzo milione di euro, ricalcando all’incirca il gettito dello scorso anno. Senza considerare, poi, le somme arretrate non pagate che si cercherà ancora di andare a recuperare attraverso l’Agenzia delle entrate. Per una tassa sui rifiuti non pagata, ogni anno, da circa 4000 famiglie, pari al 18% dei contribuenti complessivi.

 

Stando alla delibera di giunta dello scorso 13 aprile, il pagamento della prima rata della tassa sui rifiuti dovrebbe avvenire entro il prossimo 30 aprile, sulla base di una proroga disposta proprio dall’Arengo. Fatto sta che, ormai a ridosso della scadenza, alcuni cittadini segnalano di non aver ancora ricevuto l’avviso e il bollettino di pagamento. E quindi, qualcuno che non ha ancora avuto informazioni sulla prima scadenza della tassa potrebbe vedersi arrivare la comunicazione in extremis, tra capo e collo, o addirittura in ritardo, trovandosi magari in difficoltà a provvedere al pagamento all’ultimo momento. Altri, invece, hanno regolarmente ricevuto l’avviso ma solo da qualche giorno. Fatto sta che per qualcuno la sorpresina della Tari potrebbe arrivare in extremis o addirittura dopo la scadenza. Questo perché i tempi tra la delibera stessa della giunta e la scadenza fissata erano molto ristretti, considerando che la decisione è stata presa il 13 aprile (anche se le lettere che arrivano sono datate 31 marzo) e gli avvisi sarebbero dovuti arrivare tutti almeno la settimana scorsa per dare tempo ai cittadini di non arrivare al pagamento con l’acqua alla gola. Comunque, una volta superato il problema di questa prima scadenza, per chi pagherà in tre rate arriveranno i passaggi successivi del 31 agosto (seconda rata) e del 31 ottobre (saldo). Ma che ci sarebbero potuti essere problemi e ritardi nella ricezione degli avvisi da parte dei cittadini si era intuito già dalla delibera dello scorso 13 aprile nella quale si diceva che “per motivi tecnici, in conseguenza dei tempi necessari per l’elaborazione degli importi dovuti dai contribuenti, per la stampa e per la postalizzazione degli inviti al pagamento, la giunta comunale ha deciso di spostare al prossimo 30 aprile la data di pagamento, differendo, di conseguenza, la successiva seconda rata al 31 agosto e la terza ed ultima rata al 31 ottobre”.

 

Per questo 2018, come detto, l’Arengo si aspetta di incassare, dalla tassa sui rifiuti, complessivamente 10,8 milioni di euro (precisamente 10.819.251,84 euro) di cui 10.304.049,37 resteranno nelle casse comunali, mentre 515.202,47 euro andranno a Palazzo San Filippo quale corrispettivo per il tributo provinciale. Un gettito che dovrebbe, alla fine, risultare in linea con quello del 2017, considerando la riconferma delle stesse tariffe da parte dell’Amministrazione comunale. Tariffe che, però, erano minori nel 2016, quando il gettito era risultato di 9,9 milioni di euro.

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