Il teatro Filarmonici dovrà attendere ancora per la riapertura… del sipario. Slitta ancora, infatti, quel taglio del nastro che, addirittura, era stato inizialmente fissato per la fine del 2016 e che ora rischia di non concretizzarsi prima del giugno 2018. Tra l’altro la cerimonia inaugurale, già annunciata dal sindaco a fine 2017, era stata fissata per lo scorso febbraio con tanti di programma, ma poi ha dovuto arrendersi e di fronte agli ultimi dettagli, ritocchi e sopralluoghi necessari per completare l’opera. Un’opera che alla fine costerà all’Arengo 2,6 milioni e che, per una serie di lavori richiesti dai vigili del fuoco (in sede di verifica per il rilascio del certificato di prevenzione incendi) che comporteranno un allungamento dei tempi presumibilmente – secondo i tecnici – fino a tutto maggio. E così l’intervento e il suo percorso incredibilmente lungo e apparentemente infinito fanno quasi il paio quasi con la lentezza registrata per il completamento della tribuna est allo stadio.
Quella che era rimasta quale appendice rispetto ad un intervento già considerato concluso, ovvero la pratica legata al discorso per la prevenzione incendi, con sopralluogo dei vigili del fuoco, determinerà un ulteriore slittamento in avanti dell’annunciata inaugurazione del teatro Filarmonici. Un taglio del nastro prima fissato per febbraio e poi per lo scorso mese di marzo. Proprio dall’ultima verifica all’interno del teatro, infatti, è emersa la necessità di andare a realizzare alcuni lavori relativi alla centrale termica. Lavori che sono indispensabili per poter ottenere il certificato di prevenzione incendi e, quindi, per poter garantire finalmente la riapertura del Filarmonici.
Nello specifico, l’intervento (costo circa 13.700 euro) prevede, in ottemperanza a quanto disposto dal Comando dei vigili del fuoco, la realizzazione di una ulteriore areazione naturale a servizio del locale che ospita la centrale termica, in modo da consentire di evacuare le sacche di gas che possono generarsi all’interno del locale. Un intervento che non interesserà le strutture portanti della copertura, prevedendo la “realizzazione del foro di aerazione attraverso la demolizione della fascia di pignatte in laterizio compresa tra il primo e il secondo travetto a partire dal muro di confine tra il locale centrale termica e il teatro”. Aldilà dei tecnicismi e dei dettagli, i lavori potrebbero richiedere almeno 15 giorni. Poi ci sarebbero anche altri piccoli interventi tecnici ancora da completare che allungheranno un po’ i tempi e che fanno presupporre di poter riuscire a completare il tutto presumibilmente per la fine del prossimo mese di maggio. E quindi determinando un’ipotetica inaugurazione non prima di giugno. Salvo che poi, di fronte all’arrivo del caldo estivo, l’Arengo non si possa decidere di rinviare il taglio del nastro a dopo l’estate, magari a settembre. Sperando che si possa finalmente riuscire ad utilizzare forbici e nastro per riaprire lo storico teatro dei Filarmonici – in una versione che andrà oltre i canoni tradizionali, nel segno della polifunzionalità di utilizzo grazie anche ad un palco mobile – dopo circa 30 anni di lunga, interminabile, attesa.