Nella provincia di Ascoli Piceno 4.323 gli addetti tra bar e ristoranti, di cui ben 2.554 sono donne (il 59,1%). Poche settimane fa, dopo una lunga e complessa negoziazione, è stato firmato il primo Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti dei settori dei Pubblici Esercizi, della Ristorazione Collettiva e Commerciale e del Turismo. La Federazione Italiana Pubblici Esercizi Fipe-Confcommercio, tra le firmatarie dell’accordo, ha promosso un programma di incontri nelle varie regioni italiane per spiegare nel dettaglio, direttamente sul territorio, i contenuti del nuovo CCNL e cosa comporterà per i lavoratori del settore. Una delle tappe del roadshow si è avuta a San Benedetto del Tronto (AP) lo scorso 9 maggio organizzata dalla Confcommercio della provincia di Ascoli Piceno, in collaborazione con l’Ente Bilaterale Turismo EBT, il Fondo Est ed ovviamente con la FIPE. I lavori sono stati aperti dal presidente provinciale Confcommercio Fausto Calabresi ed ha registrato gli interventi di Enrica Ciabattoni, presidente dell’EBT e Barbara Pompei, presidente della FIPE Picena. Nel corso dell’incontro sul nuovo Contratto sono stati resi noti i dati aggiornati sull’occupazione dipendente nei pubblici esercizi di Ascoli Piceno e provincia: dei 4.323 lavoratori operativi in bar e ristoranti (il 26,3% degli addetti della regione), ben 2.554 sono donne, il 59,1%. Per quanto riguarda la tipologia di contratto il 64,5% (2.788) è a tempo indeterminato, il 62,2% dei contratti (2.691) è part time. Sul fronte della nazionalità, 3.334 addetti (il 77,1%) sono di nazionalità italiana, mentre i lavoratori stranieri sono 988. Lo scenario complessivo regionale delle Marche vede invece 16.441 lavoratori dipendenti, di cui 10.813 a tempo indeterminato (il 65,8%), e 1.582 stagionali (il 9,6%). I contratti part time sono 10.461, il 63,6%. Le donne impiegate nella ristorazione a livello regionale sono 9.575 (il 58,2%), mentre i lavoratori di nazionalità straniera sono 4.051 (il 24,6%). “Il nuovo CCNL, indipendente e svincolato dai contratti precedenti, ha un campo di applicazione che interessa oltre un milione di addetti di un settore dove operano più di 300.000 imprese con un fatturato di oltre 80 miliardi di euro – ha dichiarato il dott. Silvio Moretti, responsabile nazionale delle relazioni sindacali Fipe. “Ci proponiamo di presentare i contenuti di questo storico accordo alle associazioni di categoria presenti sul territorio, che operano a contatto diretto con i lavoratori: l’obiettivo è di fornire un’informazione puntuale e chiarire eventuali dubbi sul nuovo contratto di lavoro di riferimento, il primo dedicato al settore del fuori-casa italiano.” “Siamo certi che le importanti innovazioni previste potranno garantire una maggiore flessibilità operativa, favorendo quel recupero di produttività necessario per sostenere gli investimenti migliorativi e rafforzare lo sviluppo di un settore chiave dell’economia italiana”.Il nuovo CCNL si rivolge in particolare a bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, mense scolastiche ospedaliere e aziendali, grandi aziende della ristorazione commerciale multi localizzata, imprese della ristorazione collettiva, cooperative della ristorazione, stabilimenti balneari, discoteche, sale giochi. Tra i punti principali dell’accordo figurano un aumento in busta paga di 100 euro a regime, rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa, durata quadriennale e importanti innovazioni mirate al recupero di produttività. A fronte del proliferare di forme di dumping contrattuale, ovvero di contratti firmati senza un’adeguata rappresentanza, il nuovo CCNL siglato da Fipe mette in evidenza l’importanza di allargare gli strumenti di welfare per migliorare la qualità del lavoro e dei servizi nel settore. A questo proposito il nuovo accordo ribadisce inoltre l’obbligatorietà all’iscrizione al fondo di assistenza sanitaria integrativa Fondo Est delle aziende che applicano tale contratto, e stabilisce il diritto irrinunciabile dei lavoratori all’erogazione delle prestazioni sanitarie fornite dal Fondo stesso. Per quanto riguarda lo scenario delle iscrizioni dei dipendenti al Fondo Est per l’assistenza sanitaria integrativa, rappresentato nel convegno dalla dott.ssa Antonella Battaglia, responsabile nazionale settore contributivo – nel territorio di Ascoli Piceno e Fermo risultano iscritti 1.468 lavoratori dipendenti (con una copertura del 52,7%) e 289 imprese. Tra i numerosi intervenuti la dott.ssa Carla Capriotti, Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro della provincia di Ascoli Piceno, e Alessandro D’Isabella membro della segreteria regionale Marche dell’Organizzazione Sindacale dei lavoratori UILTUCS.