Cimitero senza regole e rispetto, ad Ascoli. Un luogo sacro che viene sistematicamente oltraggiato e invaso nelle sue zone di tumulazione con oggetti di ogni genere, gadget inclusi, e altri segni di inciviltà. Ognuno fa e dispone secondo le proprie esigenze, senza rispettare le regole e, soprattutto, i defunti. E adesso scattano, inevitabilmente, divieti e controlli dell’Arengo per combattere il fenomeno dell’utilizzo abusivo di aree all’interno del camposanto e del posizionamento di sedie, addirittura panchine e sedili lasciati ovunque e altro materiale invasivo tra loculi e aree di rispetto. Un richiamo, quello dell’Arengo, alla luce anche del regolamento di polizia mortuaria vigente che stabilisce gli indirizzi sulla disciplina delle modalità di posizionamento di lapidi, epigrafi, monumenti ed ornamenti anche floreali disponendo l’obbligo di rispettare, nella scelta e manutenzione degli stessi, “il decoro quale forma di rispetto dovuto a chi è sepolto e a quanti vi si recano a visita, e la sacralità del luogo”. Insomma, un cimitero quasi “fai da te”.
All’interno del cimitero ascolano e anche degli altri cimiteri comunali presenti nelle frazioni, una cosa è certa (e a ribadirlo c’è una determinazione formale degli uffici ): si assiste quotidianamente ad un “diffuso fenomeno di allestimento dei loculi da parte dell’utenza, con oggetti ornamentali di fattezza svariata, nonché di invasione, seppure con segni di affetto e ricordo, di zone non concesse in uso mediante apposizione di vasi e suppellettili vari che invadono sia i marciapiedi costituendo intralcio e pericolo per i passanti, sia fazzoletti di terra nelle vicinanze del loculo concesso per allestirvi residenze a memoria del defunto”. E non finisce qui, perché tra le altre cose “sono state posizionate panchine e sedili, di diversa fattezza, in ogni dove senza alcuna preventiva autorizzazione da parte dell’ente e addirittura finalizzate ad uno stazionamento personalizzato”. “E’ insostenibile – scrive l’Arengo – il proliferare di autonome iniziative che denotano nel complesso ambientale un vero senso di disordine e scarso decoro”.
A fronte della situazione di mancato rispetto delle regole e di comportamenti non consoni, ora l’Arengo si dichiara tenuto “ad eliminare potenziali situazioni di pericolo che possono generarsi dal posizionamento di vasi o altri oggetti a terra sui marciapiedi, aiuole, e altri spazi non oggetto di concessione, auspicando la massima collaborazione dei cittadini per riportare in condizioni più consone i cimiteri”. Scatta, dunque, una serie di divieti tra cui quelli di apporre suppellettili e gadget a ridosso della pietra tombale che non siano fiori da inserire negli appositi contenitori, di deporre in corrispondenza del loculo piante di fiori, lumini o altro, di allestire giardinetti negli spazi verdi nelle immediate vicinanze del sepolcro concesso, di installare autonomamente panchine o altri arredi ad uso personale.