Curava e coltivava ad orto, abusivamente, due piccole aree in una zona impervia e quasi inaccessibile sotto il ponte Anas, nel quartiere di Borgo Solestà. Ad accorgersene è stata la polizia municipale ascolana che, dopo un sopralluogo, ha ascoltato la donna che ha candidamente ammesso di prendersi cura di quei piccoli appezzamenti comunali, altrimenti abbandonati a se stessi, da un paio d’anni. Considerata la situazione, le dimensioni e soprattutto lo scarso valore di quei terreni, l’Arengo ha deciso di andare a regolarizzare la posizione della signora, che altrimenti alla lunga avrebbe potuto acquisire il terreno per usucapione, con un contratto agrario del valore di 30 euro annui. Consentendo così di poter continuare quell’attività di cura e manutenzione di quelle aree nel pieno rispetto delle normative.