Ecco la stagione Tau: al teatro romano 4 spettacoli dal 6 luglio fino all’11 agosto

Si rinnova per il ventesimo anno consecutivo l’appuntamento estivo con il TAU/Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di teatro classico che in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico per la spettacolarizzazione restituendoli ad un ampio uso dall’impegno congiunto di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Marche, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, AMAT e i Comuni di Ancona, Ascoli Piceno, Corinaldo, Cupra Marittima, Fabriano, Falerone, Fano, Grottammare, Macerata, Matelica, Monte Rinaldo, Pesaro, San Severino Marche, Urbisaglia. L’edizione 2018 – dal 29 giugno al 13 agosto – presenta ventitré appuntamenti ospitati in luoghi suggestivi di grande fascino.

Per quanto riguarda il teatro romano di Ascoli, ecco gli spettacoli in programma:

DONNE AL PARLAMENTO, 06.07 | Ascoli Piceno – Teatro Romano

di Aristofane. 

con Flavia Albertini, Iole Albertini, Danilo Amici, Lorenzo Artissunch, Loredana Campanella, Maria Federica Ciabattoni, Maria Antonietta Crocetti, Claudia Curzi, Gilda Luzzi, Paola Masciovecchio, Eliana Simonetti, Alessandra Ventura, Silvana Verrocchio, Costantino Tondi, Francesco Zocchi, Enrico Zunica

regia Stefano Artissunch, produzione Synergie Arte Teatro

Donne al Parlamento è una lettura scenica degli allievi del Laboratorio Teatrale diretto dall’attore-regista Stefano Artissunch.

Commedia teatrale divertente e straordinariamente attuale che la sapiente penna di Aristofane crea nel 392 a.C quando ad Atene lo Stato vive una crisi profonda e nessuno sa più cosa inventarsi per risollevarne le sorti. Le Donne così, stanche e avvilite da una democrazia corrotta dove ognuno pensa solo al proprio tornaconto, decidono in gran segreto di travestirsi da uomini e di infiltrarsi in massa nell’assemblea cittadina al posto dei mariti per far approvare un decreto rivoluzionario che attribuisca loro tutti i poteri politici. E ci riescono: forti della maggioranza artificiosamente raggiunta, destituiscono gli uomini da ogni carica e prendono le redini del governo. Le donne si dimostrano all’altezza del comando della città, più dei loro stessi mariti. Innanzitutto, in quanto madri, possono garantire la pace evitando che i loro figli vadano in guerra; in secondo luogo, essendo già amministratrici e tesoriere nelle loro case, possono fare sicuramente un ottimo uso del denaro pubblico senza sperperarlo.

Il gruppo di allievi, guidati da Artissunch, incuriosito dalla carica eversiva nonché satirica ed ironica di Aristofane, restituirà le suggestioni tipiche della commedia classica, giocando con immagini e simboli frutto del lavoro di improvvisazione guidata su musica e suoni.

 

LA BIBBIA RACCONTATA NEL MODO DI PAOLO CEVOLI, 11.07 | Ascoli Piceno – Teatro Romano

 

di e con Paolo Cevoli, cantanti Daniela Galli, Silvia Donati, Cristina Montanari

regia Daniele Sala, arrangiamenti musicali Davide Belviso, produzione Diverto

La Bibbia. Il Libro dei Libri. Il Best Seller dei best sellers. Da tutti conosciuto anche se forse non da tutti letto. Ma sicuramente, anche quelli che non l’hanno mai sfogliato, hanno qualche nozione di Adamo ed Eva, Caino e Abele, Noè e l’arca ecc… Paolo Cevoli vuole rileggere quelle storie come una grande rappresentazione teatrale dove Dio è il “capocomico” che si vuole rappresentare e far conoscere sul palcoscenico dell’universo. Dio è il “Primo Attore” che convoca come interpreti i grandi personaggi della Bibbia. E forse anche ognuno di noi è protagonista e attore e può scoprire anche l’ironia e la comicità di quella Grande Storia.

 

ILIADE. DA OMERO A OMERO, 01.08 | Ascoli Piceno – Teatro Romano

 

testo originale e montaggio Monica Centanni

con Sebastiano Lo Monaco

archi Quartetto Aretuseo, laptop Dario Arcidiacono, musiche originali Dario Arcidiacono, produzione SiciliaTeatro

Sebastiano Lo Monaco accetta la sfida di tradurre in scena il poema epico fondante della cultura occidentale e diventa il cantore che cuce in una nuova rapsodia i brani degli antichi racconti. L’originalità di questo spettacolo, che lo distingue nettamente dalle abituali trasposizioni sceniche del poema, sta nella complessità drammaturgica e nel conseguente ruolo assunto dall’attore così come nella interazione del linguaggio teatrale con quello musicale. Il montaggio testuale, operato dalla grecista Monica Centanni, fa proprie le ricerche filologiche sulla composizione del poema e sul suo strutturarsi nel tempo attraverso le tradizioni orali. L’attore è dunque l’aedo che scompone e riannoda i fili della narrazione, utilizzando materiali diversi, dagli episodi omerici ai brani tratti dalle opere teatrali che i grandi poeti tragici rielaborarono dal mito di Troia. La voce del cantore è supportata da un tessuto musicale che a volte si fa personaggio, dialogano con l’interprete il Quartetto Aretuseo e Dario Arcidiacono con le musiche elettroniche eseguite dal vivo. Questa Iliade ricapitola la storia della spedizione achea contro la rocca di Priamo dall’inizio alla fine: dagli amori di Elena e Paride, fino all’inganno del cavallo, la conquista e l’incendio della città, la spartizione delle donne dei vinti, le principesse troiane fatte schiave dai vincitori. Storie di eroi – Achille, Ettore, Ulisse – che nell’impresa mettono alla prova il limite e la qualità del loro singolare valore e intanto, insieme, disegnano la variegata costellazione dei valori su cui si fonda, nel bene e nel male, la civiltà occidentale: amicizia, coraggio, lealtà, carattere, astuzia, passione, ragione. Storie di dei – Atena, Poseidone, Ares, Afrodite – che si schierano in battaglia al fianco degli uomini per dar prova non solo del loro potere, ma della loro stessa esistenza.

1 agosto, ore 19.30 | Ascoli Piceno VISITA AL TEATRO ROMANO E AL COMPLESSO DI SAN TOMMASO, a cura di Integra Soc. Coop. e Picchio Soc. Coop. Sociale

 

LA MORTE DELLA PIZIA, 11.08 | Ascoli Piceno – Teatro Romano

di Friedrich Dürrenmatt daniele pecci

con Daniele Pecci e Chiara Di Benedetto [violoncello]

a cura di Daniele Pecci, produzione Nido di Ragno

Nella mitologia greca, la Pizia era l’eletta sacerdotessa del dio Apollo a Delfi che, seduta sul suo tripode e avvolta dal vapore, profetizzava agli uomini il volere degli dei attraverso uno solenne vaticinio. Nel racconto La morte della Pizia di Friedrich Dürrenmatt, pubblicato nel Mitmacher nel 1976, la profetessa di Apollo diventa “un’imbrogliona che improvvisava gli oracoli a casaccio, secondo l’umore del momento”, l’ultima delle pizie che appaiono come la versione antica delle cartomanti di oggi. Friedrich Dürrenmatt, scrittore svizzero del Novecento (1921-1990), tiene in modo particolare alla parodia (un altro tentativo riuscito è Il Minotauro) e con questo racconto, piccolo capolavoro della burla ironica, ci presenta un mito che assomiglia a una caricatura, prendendo tuttavia le dovute distanze dalla satira e dal sarcasmo infondato. Perché la messa in ridicolo della Pizia è motivata dalla ragione prima del suo autore, ovvero l’investigazione e l’interpretazione dello straordinario arcano, il protagonista assoluto del racconto, che fa uscire pazzi gli antichi greci che gli si accostavano con fede incondizionata. Anche nella reinterpretazione del testo firmata da Daniele Pecci nasce una rilettura laica, sottile, dissacratoria e divertente del mito greco ed in particolare del mito di Edipo. Un’ormai decrepita discendente Pizia, sacerdotessa dell’oracolo di Delfi, viene chiamata a rispondere alle domande di un giovane Edipo. Attraverso il suo sogno si intrecciano in vorticose trame l’invenzione, la casualità e il destino, tutte credibili, che manifesteranno il vero abitante di Delfi: l’enigma.

 

 

 

 

 

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