All’inizio di ottobre la gara di appalto ed entro gennaio 2019 con la posa della prima pietra e l’apertura dei cantieri per la realizzazione del nuovo maxi-ponte. Questa la tempistica prevista per un’opera che complessivamente costerà intorno agli 8 milioni di euro e avrà il compito di ricucire la zona est della città, tra il quartiere di Monticelli e Castagneti, con l’obiettivo di redistribuire in maniera più equilibrata (almeno stando alle intenzioni) i flussi veicolari. Quello che sembrava, più di dieci anni fa, un’utopia o una classica promessa elettorale, è diventato, a questo punto, un progetto cantierabile con espropri in corso e la somma necessaria a coprire le spese già in cassaforte grazie ai finanziamenti ministeriali ed europei per i bandi Iti 1 (circa 7 milioni di euro) e Iti 2 (un milione).
Grazie anche alla incombente presenza di un cronoprogramma ministeriale molto rigoroso, le procedure che portano verso la fase di realizzazione del nuovo maxi-ponte di Monticelli (lungo 180 metri e con pista ciclabili) sono già a buon punto, con incarichi e progetti già a posto e con tutta la fase degli espropri in corso, anche per quel che riguarda alcune modifiche in corsa, proprio per consentire di spianare la strada all’avvio dei lavori prima possibile. In tal senso, il sindaco Castelli e gli uffici tecnici comunali hanno già delineato tutta la tempistica, con la predisposizione dei bandi di gara, sia per la viabilità accessoria che per la realizzazione del ponte, tra fine settembre e i primi di ottobre. Poi, nel caso dei lavori per l’imponente infrastruttura viaria, saranno necessari circa 3 mesi per l’espletamento di quella che sarà una gara europea, quindi con tempi più lunghi e modalità più complesse. Salvo intoppi, la previsione è quella di arrivare entro gennaio 2019 o, comunque, nel primissimo scorcio del nuovo anno, all’apertura del maxi-cantiere con la posa della prima pietra. I lavori dovrebbero durare 2 o 3 anni.
Martedì prossimo, intanto, il consiglio comunale verrà chiamato ad esprimersi sulle previsioni urbanistiche di adattamento del Piano del Consind per la zona di Castagneti in cui sarà realizzato uno degli imbocchi del ponte. Si andrà a recepire, dunque, il sistema di rotatorie e viabilità disegnato dall’Arengo e già oggetto di parere favorevole del consorzio per l’industrializzazione. Sempre nella zona della Piceno aprutina all’altezza dell’attuale sottopasso, si intende andare a realizzare una nuova fermata ferroviaria con relativo parcheggio, in linea con la vecchia idea della metropolitana di superficie.