Villa Sgariglia, a Campolungo, torna nelle mani dell’Arengo. La conferma arriva dall’Ufficio patrimonio e dall’assessore competente, Giovanni Silvestri. L’Arengo potrà a stretto giro riprendere possesso dello storico immobile grazie all’azione attivata per andare a recuperare e valorizzare anche altri beni non utilizzati dall’ente. E in questo calderone, appunto, rientrava anche il complesso a Campolungo.
E’ esplicita, sulla questione di Villa Sgariglia a Campolungo, la relazione programmatica comunale che, nel dettaglio, rimarcava già l’intenzione dell’avvocatura comunale di «procedere con il relativo recupero del bene e alla relativa valorizzazione conseguentemente alla risoluzione delle pendenze con la vecchia gestione (recentemente oggetto di fallimento)». E, nelle more di ripresa in consegna del bene il Servizio gestione patrimonio ha già effettuato l’inventario dei beni mobili presenti, individuandone le rispettive proprietà. Ed ora, dal momento in cui l’ente comunale otterrà formalmente, dal curatore che si occupa della vicenda, la possibilità di rientrare fisicamente in possesso dell’immobile, si comincerà a ragionare sul futuro utilizzo. In tal senso, il sindaco aveva già manifestato l’intenzione di destinare l’importante complesso ricettivo a polo turistico e agricolo, pensando anche a un’ipotesi per lo sviluppo dell’oliva ascolana dop e a tutto ciò che ruota intorno.
L’albergo Villa Sgariglia di Campolungo tornerà, dunque, nelle mani dell’Arengo dopo una lunga e tortuosa vicenda che ha visto la società Dimore Picene srl gestire la struttura dal 2007, non senza problemi di varia natura.