Approvato dalla giunta comunale il progetto di fattibilità per l’atteso adeguamento sismico della scuola media di Monticelli. Una scuola che ormai da oltre un anno e mezzo è inutilizzata proprio per la riscontrata criticità dovuta ai divisori interni emersa proprio a seguito delle scosse telluriche del 2016. E proprio sulla scorta di un finanziamento di 5,1 milioni di euro ottenuto nell’ambito della dotazione per la ricostruzione post sisma degli edifici scolastici adesso l’Arengo ha a disposizione lo studio progettuale di fattibilità che rappresenta il primo passo verso l’intervento di adeguamento sismico dell’edificio.
L’elaborato progettuale di fattibilità, redatto dall’ingegner Rosanna Gabrielli, rappresenta il primo passaggio concreto per arrivare ad aprire il cantiere per l’adeguamento sismico della scuola “Don Giussani” a Monticelli. Il costo previsto per la realizzazione dell’intervento, con copertura finanziaria già garantita dai contributi post sisma, è di 5.150.000 euro. A questo punto, gli uffici dell’Arengo, dopo l’approvazione in giunta del progetto, procederanno con l’invio dello stesso all’Ufficio ricostruzione delle Marche per attivare la procedura e ottenere tutti i necessari pareri. Poi si procederà con la progettazione esecutiva per arrivare all’appalto dei lavori. Nel frattempo, i circa 230 alunni della scuola media continueranno ad essere ospitati nella sede di via Sardegna, come avvenuto finora dal momento della chiusura.
Si tratterà, dunque, di andare ad intervenire sui tramezzi e sulle tamponature perimetrali che, a seguito degli eventi sismici, avevano fatto registrare fenomeni di ribaltamento e una concentrazione di lesioni anche «su alcune porzioni di involucro realizzate su parti a sbalzo. In queste porzioni, il danneggiamento ha coinvolgo anche la funzionalità degli infissi». Danni evidenziati già dopo il 24 agosto, quando l’edificio risultava aver subito un elevato e diffuso danneggiamento, in particolar modo sui tramezzi. Danni poi aggravatisi dopo le scosse successive del 26 e 30 ottobre 2016. Dopo il sopralluogo del successivo mese di novembre, l’edificio era stato valutato dal personale della Protezione civile come “D”, come temporaneamente inagibile da rivedere con approfondimento. Ad un successivo sopralluogo di tre giorni dopo, la valutazione era stata come “B” con esito di temporaneamente inagibile riscontrando che la quantità dei danni era molto estesa e la struttura aveva avuto un comportamento anomalo in presenza dell’evento sismico. Sulla scorta dei danni rilevati si era arrivati alla chiusura della sede scolastica con il trasferimento degli alunni in via Sardegna per poter eseguire la diagnosi di vulnerabilità sismica dell’edificio. Un aggravio dei danni, seppure contenuto, si era verificato anche dopo le scosse del 18 gennaio 2017. Adesso, con il progetto di fattibilità, si apre la fase operativa per adeguare la scuola dal punto di vista sismico.