Ascoli calcio: Valentini a 360° tra famiglia, Argentina ed il tifo bianconero

Nahuel Valentini, che ieri ha festeggiato il suo trentesimo compleanno, ha parlato così agli organi di informazione:

“Ho festeggiato con una cena in famiglia a base di asado con mia moglie Delia e il mio fratello minore Matteo, che è arrivato appositamente dall’Argentina”. Il difensore di Rosario è tornato a parlare della partita con il Lecce e del suo esordio in maglia bianconera: “Era da tanto che non giocavo 90′ e quindi nel secondo tempo sono un po’ calato fisicamente. A centro sinistra mi sono trovato bene anche se il mio piede è il destro. Sono contento perché avevamo bisogno di vincere per trovare sicurezza ed essere più tranquilli, ora bisogna continuare a lavorare a testa bassa e con tanto cuore. La vittoria al Del Duca è stata un’emozione bellissima, soprattutto il momento di unione fra squadra e tifosi sotto la curva a fine gara. Credo che questa unione sia la chiave giusta per conquistare qualcosa”.

Valentini ha la ricetta per poter far bene in campionato: “Quanta più unione ci sarà fra squadra, società e tifosi, quanto più acquisiremo forza. Col Lecce non abbiamo giocato una grande partita come avrebbe voluto il Mister, ma la squadra ha mostrato cuore, grinta, personalità, cattiveria. In B ci sono tante squadre che giocano bene, ma senza cattiveria le partite non le vinci. Dovremo cercare di giocare meglio così aumenterà la probabilità di successo. Dobbiamo avere la mentalità di andare su tutti i campi per dire la nostra. Dove può arrivare l’Ascoli? Ancora non lo possiamo sapere, diciamo che possiamo arrivare a tutto se siamo determinati. Questa squadra ha bisogno di continuare a lavorare e di tempo, ci sono molti giocatori nuovi e dobbiamo trovare i giusti meccanismi, in B nessuno ti regala niente”. Su Ardemagni: “E’ stato un sostegno per noi in partita, nei momenti di difficoltà teneva palla e ci faceva riposare un po’”. Su Lanni: “E’ un bravo ragazzo, ci ha dato sicurezza, ci parla da dietro, ha fatto parate importanti. Lui e Perucchini sono due bravi portieri e se la giocano, sarà il Mister a decidere”. Quaranta? “E’ il più piccolo per età fra i difensori, è un ragazzo serio, un professionista, lo teniamo sempre vicino a noi e a volte gli diamo qualche consiglio; è molto bravo, è alto, veloce, ha piede sinistro e non è poco perché in giro di centrali sinistri ce ne sono pochi”.  Valentini è cresciuto nel Rosario, la squadra in cui suo padre era preparatore atletico, ha fatto tutta la trafila nelle giovanili del club argentino: “Rosario è la città dei grandi giocatori: Messi, Lavezzi, Icardi e…Valentini” – ha scherzato il difensore – “Qui ad Ascoli mi sento a mio agio perché in Argentina tutte le piazze sono calde come questa”.

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