L’installazione di telecamere sui semafori lungo l’asse viario centrale di Monticelli, decisa dall’Arengo, provoca le prime reazioni. Reazioni che arrivano sia a livello politico, con l’intervento del Movimento 5 stelle, attraverso il consigliere comunale Massimo Tamburri, per chiedere chiarimenti e motivazioni specifiche della decisione, sia da quei cittadini che avevano già avviato una battaglia contro l’autovelox della Provincia (e ora anche della Regione) nella zona più ad ovest del quartiere. E sostanzialmente si chiede di capire quale sia la consistenza, dati alla mano, dell’effettiva pericolosità e incidentalità lungo via dei Girasoli per capire se e fino a che punto sia doveroso spingersi a tutelare la sicurezza di automobilisti e pedoni senza calcare la mano, laddove non necessario, sull’aspetto sanzionatorio. Controlli e multe sì, dunque, ma se davvero necessario. Anche perché a questo punto Monticelli, dopo la strage di automobilisti multati registratasi negli ultimi anni proprio dall’autovelox nel tratto dell’ex Salaria che scende verso il quartiere da ovest, l’effetto potrebbe essere quello di scoraggiare del tutto – per l’inasprirsi del rischio multe – il transito da quelle parti.
Il provvedimento della giunta comunale per «reprimere quei comportamenti che sono potenzialmente idonei a creare situazioni di pericolo», utilizzando apparecchiature tipo T-red o simili, è di fatto un atto di indirizzo con il quale si dà mandato alla polizia municipale «di attivare dei controlli, con l’incarico anche di acquistare le strumentazioni necessarie per effettuare l’accertamento automatico delle violazioni al codice della strada e che consentano una soluzione integrata per la messa in sicurezza degli incroci semaforici e per fungere da deterrente ai comportamenti irregolari e pericolosi». In pratica, con l’installazione di una doppia telecamera, si incastrerebbero tutti coloro che dovessero passare col rosso. Con l’incubo delle multe dietro l’angolo. Tutto questo motivato con la necessità di «un’attività preventiva, al fine di ridurre l’incidentalità della zona, ma anche repressiva». Considerando che le multe per i trasgressori colti in flagrante dalle telecamere sui semafori potrebbero andare da 163 fino a 636 euro. Ora, sulla questione, chiede la massima chiarezza e soprattutto dati e documenti ufficiali riguardo il tasso di incidentalità il consigliere comunale di M5s, Massimo Tamburri.
«Appreso di questo provvedimento – spiega Tamburri – noi chiediamo di conoscere documenti e dati dettagliati sulla base dei quali si è deciso di procedere con l’installazione di apparecchi di controllo degli automobilisti in quella zona. Perché una scelta del genere va presa se effettivamente motivata e necessaria e non per vessare i cittadini e fare cassa. Noi su questo aspetto ci siamo già mossi anche per l’autovelox installato nella zona ovest di Monticelli dalla Provincia, seppure ora passato sotto la proprietà della Regione, ottenendo anche un confronto con la Prefettura dalla quale attendiamo anche un riscontro sulla questione». «Castelli – conclude Tamburri – che sugli autovelox della Provincia si era pronunciato in maniera negativa, ora sembra voglia percorrere la stessa strada. Speriamo che non siano solo strumenti per fare cassa…».