Sempre più ascolani non pagano le tasse comunali. Almeno questo è quello che emerge dal dato ufficiale dell’Arengo relativo ai mancati pagamenti di Imu-Ici, Tari e Tasi nel corso del 2017. Cifre non pagate che sono andate, complessivamente, ben oltre le previsioni dell’Arengo, se si pensa che gli avvisi di accertamento inviati riguardano una somma totale (tra tutte le imposte comunali) di 2.705.784,66 euro rispetto a 1,7 milioni di euro stimati preventivamente. Mancati pagamenti per oltre 1 milione al di sopra di quanto gli uffici dell’ente avevano ipotizzato. Il tutto in un annata particolare, considerando la sospensione dei termini di versamento e degli adempimenti tributari previsti per gli immobili dichiarati inagibili.
Nonostante le oggettive difficoltà operative del personale comunale dedicato alla gestione dei tributi nel periodo contrassegnato la fase emergenziale del terremoto, gli uffici hanno proceduto comunque – escludendo ovviamente i cittadini con abitazioni seriemente interessate dagli eventi sismici nonché dalla sospensione dei termini di versamento – all’emissione di avvisi di accertamento notificati ai contribuenti che, al contrario, non hanno subìto danni con inagibilità degli immobili abitativi. Avvisi di accertamento che, a resoconto, si sono rilevati decisamente superiori, come somma da riscuotere, rispetto alle previsioni. Nel dettaglio, per Imu-Ici, sono stati emessi avvisi di accertamento per pagamenti pari a 1.504.455,23 euro, rispetto ad una previsione di 700.000 euro. Ovvero, circa 800.000 euro in più da incassare rispetto a quanto era stato previsto. O, con una chiave di lettura diversa, 800.000 euro in meno entrati nelle casse comunali prima dei solleciti. Evasione fiscale comunale in crescita, seppur in maniera minore, anche per quanto riguarda la Tari, ovvero la tassa sui rifiuti, con avvisi di accertamento e recupero delle somme non versate pari a 1.074.477,90 rispetto agli 800.000 euro preventivati. In sostanza, un’evasione maggiore di 274.477,90 euro rispetto alle previsioni. In calo, invece, coloro che non pagano la Tasi: si è passati ad avvisi per 126.851.53 euro rispetto a una previsione di 200.000 euro.
La sempre maggiore necessità di incassare, per l’Arengo così come per le amministrazioni locali in generale, anche a causa di una riduzione costante dei trasferimenti statali, ha favorito l’acquisizione, all’interno dell’Amministrazione comunale ascolana di competenze sempre maggiori anche per quel che riguarda una sistematica e costante attività di accertamento contro l’evasione e l’elusione dei tributi gestiti dall’ente. E grazie all’esperienza maturata dagli uffici comunali in questi anni si è notevolmente ridotta la percentuale di contenzioso con i cittadini per il mancato pagamento delle tasse.