In tanti hanno sfidato il maltempo per raggiungere la frazione di Trisungo di Arquata del Tronto dove lo scorso weekend, come ormai consuetudine, è andata in scena “Marrone che passione”, mostra mercato della castagna, prodotto tipico dei boschi arquatani. Trsiungo, località situata in prossimità della strada Salaria pur ferita dal sisma del 2016 si è colorata di stand e visitatori: protagonista indiscusso il marrone, pregiato frutto dei castagneti della zona, ma non sono mancati squisiti salumi, dolci e tante altre bontà, accompagnate dall’immancabile vino cotto.
Un’edizione riadattata per via dell’ interdizione dell’area un tempo dedicata alla manifestazione a causa del sisma, ma ugualmente piena di entusiasmo: quello degli standisti che hanno proposto i loro prodotti, quella della comunità arquatana e del suo grande spirito di accoglienza ma anche quello dei tanti visitatori che incuranti della pioggia non hanno voluto perdersi le prelibatezze proposte. Tanti gli appuntamenti dell’edizione che si è appena conclusa durante la quale è stato anche presentato il volume di Gabriele Lalli “Ottocento arquatano storie fatti e misfatti” a cura dell’associazione Arquata Potest. Suggestivi gli spettacoli curati da Christian Mosca e Alessia Bedini, mentre la musica popolare della band Zigà ha coinvolto tutti con i canti tradizionali del sud Italia. Molto partecipata anche l’escursione organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con il Festival dell’Appennino e l’associazione Arquata Potest: nonostante le condizioni meteo una cinquantina di appassionati si sono messi in cammino per ammirare gli splendidi paesaggi arquatani.
“Un’edizione che ricorderemo per la tenacia…” è il post apparso sulla pagina Facebook della Pro Loco di Arquata presente con un suo stand alla manifestazione – “La tenacia di chi nonostante il diluvio ha continuato a cuocere castagne e vin brulè, la tenacia di chi ha ballato, ha cantato quasi fosse un mantra contro la pioggia quasi come se la pioggia non ci fosse, ma soprattutto senza mai perdere il sorriso!!!! Abbiamo capito che non è la giornata a fare la festa ma sono le persone ed ognuno di voi ha reso la nostra festa unica”.
Una 23ma edizione poco fortunata per le condizioni meteo ma ormai appuntamento irrinunciabile per Arquata nonché volano di rilancio del territorio che a detta del sindaco Aleandro Petrucci “dovrà sicuramente ripartire dalle eccellenze gastronomiche e dalle tipicità. Ringrazio, la Pro Loco, i vigili del fuoco, i volontari e tutti gli enti che hanno sostenuto questa manifestazione: le sinergie sono importanti soprattutto per le realtà che hanno sofferto come la nostra. Non mi resta che dare appuntamento alla prossima edizione sperando che sia più fortunata dal punto di vista meteorologico”.