Rifiuti, Castelli: “Batosta da un milione di euro per i cittadini del Piceno”

È scontro sui rifiuti tra il sindaco Guido Castelli e l’amministrazione provinciale dopo che Palazzo San Filippo ha deciso di conferire nelle discariche del  Fermano.

“Nel corso della riunione del comitato di coordinamento dell’ATA rifiuti, tenutasi nella mattinata di oggi – dice il primo cittadino di Ascoli –  è arrivata ufficialmente la notizia dell’ennesimo batosta inflitta dal partito democratico ai contribuenti Piceni. I rifiuti continueranno ad andare nelle discariche fermane fino alla fine dell’anno e il prezzo di questa improvvida decisione  sarà salatissimo: 30 euro in più a tonnellata rispetto a quanto pagavamo sinora. Fatti i conti si tratta di un aggravio che sfiora il milione di euro in più per tutti i cittadini piceni.
Soldi buttati dalla finestra visto che il recupero volumetrico proposto da Ascoli Servizi Comunali (e convalidato dall’Arpam) avrebbe consentito di abbattere i costi di conferimento in maniera straordinaria. 13 euro a tonnellata (Relluce) in luogo dei 100 euro a tonnellata (fermano).
A questo si aggiungano le gravissime difficoltà di pagamento che sta incontrando l’ATA rifiuti rispetto ai rapporti pregressi tra Picenambiente (gestore del servizio) e Asite (società fermana che sino a  l’altro ieri ha smaltito i nostri rifiuti). Tutte conseguenze del caos generato dall’allora Presidente della Provincia D’Erasmo che ha lasciato una pesantissima eredità al suo successore.
Per il momento Fabiani non si esprime e rimane “coperto”. Certo è che la decisione di non andare da subito a Relluce e di accettare il mega incremento di costi è già tutta sua.
Nel frattempo i comuni annaspano e la Regione aggrava le difficoltà di cassa che sono all’origine delle criticità sollevate da picenambiente.
Solo per quanto riguarda il comune di Ascoli, la Regione è in ritardo nel pagamento di ben 5 mesi e mezzo di contributi di trasporto pubblico. Si tratta di 850.000 euro che il comune di Ascoli sta anticipando alla Start a causa della colpevole inerzia della Regione. Se a questo si aggiungono i 3.800.000 euro già spesi e rendicontati per il terremoto la questione evidenzia tutta la sua drammaticità. Questo è il PD. In provincia aumenta le tariffe e in regione non onora i debiti.
Davvero un modello virtuoso”.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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