Villa Sgariglia, il sindaco conferma la trattativa con l’Ascoli. Incontro tecnico per definire

La trattativa per creare il quartier generale dell’Ascoli Calcio è avviata e c’è già stato anche un summit tecnico, proprio mercoledì scorso, per approfondire la questione. La trasformazione di Villa Sgariglia a Campolungo nel nuovo quartier generale dell’Ascoli Calcio, con annessi centro sportivo, medical center e ricettività, è molto più di un sogno nel cassetto. Prima il sopralluogo e poi il confronto, dunque, tra Arengo e società bianconera, per arrivare a definire un’intesa che possa andare bene ad entrambe le parti e possa consentire di evitare ancora il mancato utilizzo della struttura e il fardello di pesanti costi manutentivi per l’ente. Un confronto in corso d’opera, dunque, che sembra ben avviato, come conferma lo stesso sindaco Castelli. Proprio nella stessa giornata in cui il patron dell’Ascoli Calcio, Pulcinelli, con il presidente Tosti e il socio Ciccoianni si sono recati nel cantiere della tribuna est al Del Duca insieme al sindaco Castelli – prima della partita col Padova in occasione dei 120 anni di storia della società  – i vertici bianconeri e il primo cittadino, accompagnato anche dall’assessore Brugni, hanno visitato anche lo storico complesso di Villa Sgariglia a Campolungo. E da lì ha iniziato a prendere corpo l’ipotesi di una concessione della struttura all’Ascoli Calcio.

“Prima di andare con Pulcinelli a visionare la situazione allo stadio  – conferma il sindaco Castelli – abbiamo effettuato un sopralluogo anche a Villa Sgariglia. L’Ascoli Calcio ha manifestato interesse per questa ipotesi e ha voluto verificare, ispezionare direttamente in quella giornata lo stato della struttura. Poi ieri (mercoledì scorso – ndr) c’è stato un ulteriore incontro tra tecnici perché chiaramente la società bianconera intende informarsi con precisione su aree, volumi, spazi, metrature. Loro sono ancora abbottonati, ma sono interessati, anche per la presenza delle residenze, considerato che quello è un albergo a tutti gli effetti, con tutte le caratteristiche idonee per ospitare i calciatori”. “E’ chiaro che questa – spiega il sindaco riferendosi al discorso aperto con l’Ascoli Calcio – è una concreta possibilità di valorizzazione dell’immobile. Un immobile che presenta, per l’ente, manutenzione e costi sono enormi, considerando poi che è fallita la società che lo gestiva e  che non si escludono strascichi a livello di contenzioso. Ovviamente si tratta di raggiungere e siglare un accordo che possa andare bene ad entrambe le parti. Quel complesso al momento non è messo a reddito e c’è il problema della tutela della struttura e anche della sicurezza, considerando che in passato ci sono state anche incursioni di vandali o malviventi. L’obiettivo è farlo vivere, rivitalizzarlo e noi come ente più asciughiamo il patrimonio non strumentale all’attività istituzionale e meglio è, per evitare di continuare a sobbarcarci costi importanti”.

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