Botti di capodanno, le raccomandazioni della questura

Si è appena conclusa la campagna di prevenzione promossa dalla Questura di Ascoli Piceno-Fermo sull’uso dei botti di fine d’anno.

La Polizia di Stato ha incontrato circa 950studenti delle scuole elementari, medie e secondarie della provincia di Ascoli Piceno  nello specifico gli Istituti Comprensivi Scolastici di Offida, San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno.

Obiettivo dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale è stato quello di sensibilizzare i giovani sui pericoli dei c.d. “botti di fine d’anno”, petardi e piccoli fuochi d’artificio che tanto divertono ed affascinano i ragazzi ma che spesso causano danno gravissimi ed in alcuni casi persino irreversibili.

Infatti le statistiche definiscono la categoria più a rischio incidenti proprio quella dei giovani tra i 10 ed i 14 anni.

Le  lezioni con gli studenti, tenute dall’IspettoreSuperiore Cinaglia della Questura di Ascoli Piceno, si sono svolte in maniera interattivafacendo partecipare gli stessi alla dimostrazione sull’uso dei prodotti pirotecnici ma soprattutto sull’adozione consapevole delle modalità di utilizzo degli stessi che si possono sintetizzare come di seguito indicato:

E’ VIETATO in quanto pericolosissimo usarefuochi d’artificio privi di etichetta o marcatura CE che ne indichi la fabbricazione e la tipologia, gli stessi spesso provengono da fabbriche illegali che non rispettano le misure di sicurezza minime;
Non fare imprudenze I Fuochi Vanno Usati Esclusivamente Come Previsto Dalle Istruzioni, adottando tutte le misure di sicurezza, una leggerezza può costare molto cara;
Se un fuoco d’artificio non si accende subito non bisogna ritentare di accenderlo. SE NON SI ACCENDE BUTTALO VIA;
Non bisogna raccogliere i fuochi non esplosi trovati per la strada, SONO PERICOLOSISSIMI
I FUOCHI D’ARTIFICIO VANNO USATI ALL’APERTO, lontano dalle persone e da materiale infiammabile;
L’uso improprio dei fuochi d’artificio, di qualunque tipo, può comportare gravi conseguenze: ustioni, perdere l’uso delle dita, delle mani, della vista e anche  lesioni piu’ gravi.

Su disposizione del Questore della Provincia di Ascoli Piceno dr. Luigi De Angelis, nel mese di dicembre sono stati INOLTRE intensificati i controlli da parte della Polizia di Stato e delle altre FF.PP. presso le rivendite di materiale pirotecnico.

Per maggiori informazioni si riportano di seguito le suddivisioni in categoria e quindi in pericolosità dei prodotti pirotecnici da divertimento presenti sul mercato:

IV^ Categoria -(ad esempio bombe aeree cilindriche e sferiche, batterie, razzi…). Prodotti per lo più professionali e comunque vendibili solo presso esercizi appositamente autorizzati dal Prefetto (mai ambulanti) a persone munite di specifiche licenze di polizia (porto d’armi, nulla osta all’acquisto, titolari di abilitazione ex art. 101 reg. T.U.L.P.S.). Il loro possesso deve essere denunciato all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
V^ Categoria, gruppo C (ad esempio piccoli razzi, piccoli petardi, piccole combinazioni di tubi monogetto, piccoli sbruffi…). Prodotti vendibili solo presso esercizi appositamente autorizzati (mai ambulanti) a persone maggiori di anni 18 che esibiscano un documento di riconoscimento al venditore;
Prodotti “declassificati” o “di libera vendita” ora classificati tra gli esplodenti
Tali prodotti, dalla data del 10 settembre 2011, sono stati “riclassificati” tra gli esplodenti e possono appartenere alla IV categoria, V categoria, gruppo C, D o E in funzione della tipologia del prodotto. Solo quelli appartenenti alla V categoria, gruppo D o E possono essere trovati in commercio presso supermercati, cartolerie, tabaccai, ecc… Possono essere acquistati solo dai maggiori di anni 18 e per la V categoria gruppo D
.
Prodotti provvisti della marcatura CE:Presso le suddette rivendite (supermercati, cartolerie, tabaccai…) è possibile acquistare articoli pirotecnici provvisti della marcatura CE ed appartenenti alla “Cat 1” e “Cat. 2” europea, che attualmente hanno assunto la denominazione “F1” ed “F2”. La “Cat.1” (o F1) deve essere ceduta ai maggiori di anni 14 mentre la “Cat. 2” (o F2) deve essere ceduta ai maggiori di anni 18. Tali limitazioni alla vendita sono chiaramente indicate nelle etichette dei prodotti in argomento, congiuntamente alle modalità d’uso, alla massa attiva ed altre informazioni utili al consumatore.
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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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