Da questa notte rubinetti a secco ad Ascoli e in gran parte del Piceno. Dalle 23 alle sei di domani mattina la Ciip chiuderà alcuni serbatoi che garantiscono l’acqua in 25 dei 59 comuni serviti dall’ex consorzio idrico di Ascoli. Gli eventi sismici del 2016 hanno modificato profondamente il sistema idrogeologico dei Sibillini tanto che ben tre delle sorgenti che rifornivano l’acquedotto piceno si sono prosciugate mentre le altre hanno subito una decisa diminuzione della portata. È il caso di quella di Foce di Montemonaco che prima del sisma garantiva 500 litri al secondo mentre ora la portata si è più che dimezzata. Il terremoto ha deviato la falda acquifera verso il versante umbro andando a ingrossare il Fiume Nera e non si è in grado di valutare se e quando le falde torneranno ad alimentare le sorgenti. La situazione viene tenuta costantemente sotto controllo dai tecnici della Ciip con la speranza che si registri un aumento delle portate delle sorgenti potranno decidere di sospendere il provvedimento di chiusura dei serbatoi.