Invalidi defunti o trasferiti, l’Arengo elimina i posti riservati per stoppare i furbetti

Adesso l’Arengo, attraverso il Comando di polizia municipale, procede con una serie di revoche di parcheggi per portatori di handicap in città a fronte di persone defunte o trasferitesi altrove che, quindi, non potranno più utilizzare quegli stalli. Un modo per andare a recuperare spazio per parcheggi a disposizione di residenti o cittadini in genere e, al tempo stesso, evitare che quei posti possano essere utilizzati da furbetti con permessi falsi o utilizzati impropriamente. Una battaglia che continua, dunque, per scoraggiare tutti quelli che approfittano dei diritti di persone con disabilità o invalidità per poter truffaldinamente utilizzare posti riservati oppure per parcheggiare gratis anche sugli stalli. E ad insospettire i vigili urbani su questo fronte ci sono anche i numeri, considerando che ogni giorno circa 80 auto con permesso per invalidi continuano a parcheggiare sugli stalli blu, tra cui anche auto che poi, puntualmente, spariscono nel fine settimana. Così come continua ad esserci chi, magari con il permesso di un vecchio parente o fotocopiato, va ad utilizzare stalli per disabili che, in realtà, sono stati istituiti per specifiche persone con invalidità che abitano in una determinata zona. Senza vergogna, pur di parcheggiare gratis.

 

L’azione di revoca dei posti per disabili, in zone dove ora non risiedono più persone con handicap o invalidità perché nel frattempo sono decedute o si sono trasferite, prenderà il via in questi giorni sulla base di una apposita ordinanza che si pone l’obiettivo di recuperare spazi per la sosta e al tempo stesso evitare che questi posti vengano utilizzati impropriamente da furbetti. In particolare, considerando che l’intervento ha richiesto una preventiva verifica del Comando dei vigili urbani in raccordo con l’ufficio anagrafe comunale, ora si interverrà in 7 zone della città tra centro storico, Campo Parignano e Borgo Solestà: per la precisione, in via dei Templari, rua del Pozzetto, via Montello, via Rossini, via Galiè, rua Mancini e via dei Sabini lato est. Verranno, quindi, revocati gli stalli per invalidi attualmente presenti proprio dopo aver verificato «l’avvenuto decesso o il trasferimento in altro comune di titolari del contrassegno disabili per i quali erano state istituite le specifiche riserve di sosta». E, chiaramente, ora le revoche si amplieranno anche alle altre zone laddove si riscontrerà lo stesso l’assenza di persone con disabilità o invalidità che abbiano l’esigenza di utilizzare i posti riservati presenti. Un’azione che, nel suo complesso, avrà – come detto – il duplice obiettivo di andare da una parte a restituire posti ai residenti dei vari quartieri interessati dai provvedimenti e dall’altra a combattere il dilagante fenomeno dei furbetti-falsi invalidi che usufruiscono di quegli stalli riservati ai portatori di handicap pur non avendone alcun diritto.

 

Quel che è certo è che, nonostante i controlli (con verifiche incrociate e quindi molto complessi),  il numero dei falsi invalidi sembra ancora reggere e non demordere. Basti pensare che negli ultimi anni, dopo una drastica riduzione dovuta ad un gran lavoro della polizia municipale, si è ritornati da 1000 a circa 3000 permessi per portatori di handicap. Così come resta la convenzione che in diversi tra i circa 80 automobilisti che ogni giorno, salvo il week end, parcheggiano gratis col permesso per invalidi sulle strisce, sono in realtà – a discapito dei veri invalidi – furbetti che approfittano di fotocopie o di permessi di parenti addirittura deceduti per non pagare il ticket. Come del resto continua a segnalare la stessa Saba che gestisce i parcheggi a pagamento.

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