Potrebbero essere nulle tutte le multe rilevate dall’autovelox sull’ex Salaria prima di Monticelli comminate dallo scorso 4 febbraio. E questo – secondo il comitato formato da alcuni automobilisti che si occupa della questione – perché proprio da quella data la Regione ha cambiato denominazione a quel tratto di strada, modificandola in strada regionale 4. Questo passaggio infatti, sulla base anche di una sentenza della Corte di Cassazione, potrebbe rendere tutte le multe contestabili per la mancanza di corrispondenza formale rispetto al nome della strada nel decreto prefettizio per l’installazione dell’autovelox. E, quindi, gli automobilisti multati dopo quella data, ricorrendo al prefetto o al giudice di pace potrebbero vedere annullate le sanzioni proprio per questa criticità dovuto ad un vizio dal punto di vista formale. A sollevare la questione, che ora potrebbe portare anche ad eventuali azioni legali collettive, è il comitato di automobilisti che da tempo contesta la presenza dell’autovelox a Monticelli non ritenendola supportata dai requisiti richiesti dalla direttiva Minniti.
La novità che ha spinto ora il comitato di automobilisti a tornare alla carica sulla questione autovelox, scrivendo alla Regione per chiedere l’annullamento e sospensione delle multe irrogate dallo scorso 4 febbraio, è proprio il decreto di revisione delle reti stradali con il quale il dirigente regionale alla viabilità in quella data ha ridenominato la strada provinciale 235 ex strada statale 4 in strada regionale 4. A questo punto gli automobilisti hanno richiesto alla Regione l’immediata sospensione e l’annullamento delle multe rilevate dall’autovelox dal 4 febbraio 2019 «in quanto non è più riscontrabile la corrispondenza del tratto di strada provinciale 235 ex strada statale 4 autorizzato dal decreto prefettizio del 2 aprile 2014 e la nuova denominazione di strada regionale 4». In altre parole, non c’è più corrispondenza tra la denominazione della strada indicata nel decreto di autorizzazione dell’autovelox nel 2014 con quella attuale della strada ex Salaria a ridosso di Monticelli. Così come non ci sarebbe nessuna corrispondenza con la denominazione presente nella concessione alla prosecuzione del servizio di autovelox rilasciata dalla Regione alla Provincia. E quindi secondo il comitato in questione per poter proseguire con il servizio di rilevamento della velocità occorrerebbe un decreto prefettizio di rettifica.
Alla luce della ridenominazione del tratto di strada tra la circonvallazione nord e Monticelli, potrebbero essere diversi gli ascolani a presentare ricorso al prefetto o al giudice di pace sulla base di questa difformità formale tra il vecchio decreto prefettizio del 2014 e la ridenominazione attuale dell’ex provinciale 235 ora divenuta regionale 4. Ed a sostegno della battaglia che alcuni automobilisti stanno portando avanti ora per l’annullamento di tutte le multe per autovelox, dal 4 febbraio scorso, sul tratto dell’ex Salaria prima di Monticelli, ci sarebbe anche una sentenza della Corte di Cassazione del 2016 secondo cui va ritenuta nulla la multa con autovelox se nel verbale mancano gli estremi del decreto prefettizio. Testualmente, la sentenza del 20 dicembre 2016 recita: La Corte richiamando precedenti sentenze ha ribadito che:«La mancata indicazione degli estremi del decreto prefettizio nel verbale di contestazione integra un vizio di motivazione del provvedimento sanzionatorio, che pregiudica il diritto di difesa e non è rimediabile nella fase eventuale di opposizione». E, in questo caso, il decreto non avrebbe corrispondenza con la nuova denominazione della strada dove si trova l’autovelox.