L’Arengo studia modifiche al regolamento per suolo pubblico e arredi dei locali in centro

Modifiche in arrivo per il regolamento su occupazione suolo pubblico e arredo urbano. Si riapre ufficialmente, con una esplicita delibera di indirizzo della giunta comunale, su proposta dell’assessore al commercio e centro storico Filiaggi, una fase di studio (per andare a modificare e adeguare alle eventuali esigenze e ai cambiamenti a livello commerciale) il regolamento comunale per l’uso delle aree pubbliche da parte di locali e pubblici esercizi. Una scelta, quella dell’Arengo, che nasce anche dalle ripetute richieste rivolte proprio all’assessore Filiaggi da diversi operatori del settore. Richieste con le quali si sollecitano eventuali modifiche al regolamento, giudicato piuttosto restrittivo, anche per poter utilizzare strutture leggere e mobili, tipo carrelli-scalda vivande e altre tipologie, per poter migliorare il servizio della clientela all’aperto e, quindi, soprattutto per il periodo estivo.

 

Sarebbero diverse le richieste in tal senso e da qui è nata la proposta sottoposta alla giunta comunale di valutare una rimodulazione del regolamento attuale. Proposta con la quale si vorrebbe anche cercare al tempo stesso di rivalutare con attenzione, col coinvolgimento della Soprintendenza, anche l’ipotesi di un utilizzo di dehors sempre mobili, di basso impatto e con determinate caratteristiche. Per risolvere il problema del periodo invernali per molti pubblici esercizi o ristoranti. Ora la giunta ha delegato il dirigente competente, l’architetto Ugo Galanti, a valutare la possibilità di eventuale modifiche al regolamento vigente confrontarsi con la scuola di design della Facoltà di architettura. Ovvero la struttura che si è occupata dell’elaborazione del manuale di arredo urbano per il centro storico. Chiaramente si tratterà di capire quale sia attualmente lo stato di attuazione delle regole previste, quanto sia cambiata la situazione commerciale nel frattempo e se siano praticabili alcuni ritocchi alle norme in vigore, cercando di conciliare l’immagine del centro storico con le esigenze degli operatori commerciali.

Tra la novità introdotte dal 2016 dal nuovo manuale di arredo urbano e, quindi, dal regolamento successivamente approvato, c’è innanzitutto la differenziazione tra una zona e l’altra del centro storico, con gli elementi frangivento che sono stati autorizzati in diverse zone, ma non in piazza del Popolo, così come le fioriere. Il regolamento indica anche i colori base per sedie, tavoli e tende. Per i dehors, invece, c’era anche la possibilità di presentare progetti unitari da parte di pubblici esercizi confinanti o comunque con attività ad una distanza inferiore a venti metr, ovvero un modo per garantire anche una omogeneità cromatica e di impatto visivo a quelle zone del centro storico cittadino che richiedono un’immagine adeguata e consona a quella che vuole essere una città turistica. Di fatto, però, la Soprintendenza ha comunque stoppato tutte le strutture chiuse e non rimovibili in poco tempo, valutando con attenzione il prototipo di un dehors retrattile, messo a punto, all’epoca, da un locale. Ma di fatto il discorso dehors è rimasto finora congelato.

 

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