L’Arengo punta sulla “pace fiscale”, sanzioni quasi azzerate per chi paga le tasse arretrate

Sanzioni quasi azzerate per chi salderà il debito con l’Arengo per tasse arretrate non pagate. E’ questa la linea scelta dall’Amministrazione comunale che, per andare incontro a chi deve mettersi in regola dal punto di vista tributario, sia cittadini che imprese, ha scelto la lineadella cosiddetta pace fiscale. Un modo per recuperare i soldi di chi per vari motivi non è riuscito a pagare le tasse comunali attraverso uno sconto non trascurabile,  praticamente azzerando le sanzioni previste a livello di moratoria per consentire anche a queste persone, famiglie o aziende di rientrare nell’ambito della legalità senza pesanti multe. Il discorso, affrontato in sede di giunta comunale che ora, con una apposita proposta di deliberazione, arriverà in consiglio comunale per la definizione e l’approvazione. Considerando anche che l’esenzione dal pagamento delle sanzioni, come già valutato in sede di commissione consiliare, riguarderà anche la Tari, ovvero la tassa sui rifiuti che martedì prossimo vedrà  in consiglio comunale l’approvazione ufficiale delle tariffe per il 2019, con una diminuzione di circa il 5%, e al tempo stesso la definizione di questa eliminazione o quasi (con riduzioni ad un settimo del minimo previsto) delle sanzioni in caso di pagamento ritardato.

In tal senso, tra l’altro, una richiesta di attuazione della pace fiscale da parte dell’Arengo, per una definizione agevolata delle controversie tributarie, è arrivata dall’Ance Marche, ovvero la sezione regionale dell’associazione costruttori edili, attraverso una lettera a firma del presidente, Massimo Ubaldi, con la quale si sostiene che «la pace fiscale rappresenta un’opportunità che non può essere persa per sostenere concretamente il settore produttivo primario delle costruzioni e dell’edilizia colpito da una crisi produttiva  ed occupazionale senza precedenti, al fine del suo auspicabile  rilancio a breve e, con esso, per sostenere la ripresa economica dei nostri territori a partire da quelli duramente colpiti dal terremoto del 2016».

In concreto, con la decisione dell’Arengo di sposare la linea della pace fiscale, chi pagherà entro due anni dalla scadenza i tributi comunali arretrati, vedrà applicarsi solo una sanzione minima pari ad un settimo di quella prevista, mentre per chi pagherà dopo due anni dalla scadenza dovrà pagare una sanzione ridotta ad un sesto del minimo previsto. Di fatto, un azzeramento delle pesanti sanzioni finora previste.

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