Il progetto per la valorizzazione dell’edificio ex Maternità, presentato dall’Arengo in Regione, con la condivisione dell’Università di Camerino, prevede posti letto per gli studenti, mensa universitaria e, d’estate, una struttura ricettiva per i giovani, tipo ostello, oltre a nuove aule, laboratori e spazi didattiche da inserire nell’ala nord dell’ex Mazzoni, ancora da riqualificare. Un progetto per il quale sono stati richiesti i finanziamenti messi a disposizione per il rilancio delle aree terremotate attraverso un apposito bando curato dall’Istao. E adesso bisognerà capire se, attraverso la Regione che ha il ruolo di e assegnare tali fondi, si riusciranno ad ottenere le somme necessarie per il duplice intervento. I fondi disponibili sono complessivamente di 2 miliardi di euro tra fondi europei e varie altre tipologie di fondi stanziati nella fase del post sisma proprio per la ripresa e lo sviluppo dei territori colpiti, a fronte di circa 100 progetti presentati. Quindi una media ipotetica di 20 milioni a progetto.
Il progetto per lo sviluppo delle strutture universitarie in città, inserito dall’Arengo anche nell’ultima relazione programmatica della legislatura, punta dunque, come conferma lo stesso sindaco, ad ottenere i fondi resi disponibili attraverso questo Patto per la ricostruzione e lo sviluppo coordinato dalla Regione Marche ed elaborato, su specifico incarico, dall’Istao dopo una condivisione con un tavolo allargato di concertazione. “Si tratta di una strategia condivisa per il rilancio delle zone terremotate con il coinvolgimento anche di Anci Marche – spiega il sindaco Castelli – e noi abbiamo elaborato un progetto, concordato con l’Università di Camerino, chiedendo una somma per il completamento dell’ala nord dell’ex Mazzoni e il recupero dell’ex Maternità”. Si tratterà di capire, quindi, se la proposta progettuale dell’Arengo d’intesa con Unicam sarà finanziata, rientrando nell’asse del Patto relativo al “Sostegno al recupero e alla riqualificazione di edifici ad uso della popolazione anche universitaria”.
In concreto, come evidenziato anche dal documento programmatico 2019 dell’Arengo, il progetto per lo sviluppo delle strutture universitarfie prevede il recupero dello stabile denominato “ex Maternità” da destinare a residenza universitaria (dotata anche di mensa-refettorio) e d’estata a struttura ricettiva per i giovani, oltre al completamento dell’“ala nord” dell’ex Ospedale Mazzoni (oggi Polo Universitario) da destinare ad attività didattiche (aule e laboratori). . “Il recupero dell’ex. Maternità – secondo l’Arengo – permetterebbe alla città di dotarsi di una struttura per residenze a basso costo, sul modello dei moderni ostelli della gioventù, che nei periodi tipicamente meno affollati per l’utenza universitaria (ovvero l’estate, il periodo natalizio, il periodo pasquale e in occasione di grandi avvenimenti) consentirebbe alla città di intercettare un nuovo target turistico giovanile che solitamente, per motivi di budget legati alla spesa per il vitto e l’alloggio, sceglie mete turistiche dotate di strutture a loro più idonee”. “Il recupero dell’ala nord dell’ex Mazzoni (contigua all’ala sud, già operativa), – secondo quanto riporta la relazione dell’ente comunale – permetterebbe di dotare il sistema universitario di strutture idonee a sviluppare attività didattiche e di ricerca a completamento dei domini di formazione e ricerca legati all’architettura, al design e al restauro dei beni culturali ad oggi non ulteriormente incrementabili”.