Sono state presentate alle associazioni cittadine gli studi propedeutici alla ricostruzione elaborati dalle università di Camerino e Roma Tre. Nel corso degli incontri, il sindaco Aleandro Petrucci ha annunciato il finanziamento del primo stralcio dei piani attuativi per favorire la rinascita delle aree colpite dal sisma. Si tratta, dunque, di un concreto passo avanti per cercare di favorire il recupero e la realizzazione degli edifici che sono stati lesionati dalle scosse che si sono succedute dal 26 agosto del 2016 che coincide anche con la nomina dello stesso primo cittadino di Arquata come rappresentante per le Marche nella cabina di regia per la ricostruzione predisposta dall’Anci. Nel frattempo, sono stati presentati alle associazioni gli studi conoscitivi commissionati ai due atenei per fornire le linee guida della ricostruzione e della riqualificazione del territorio. L’università di Camerino ha preso in esame gran parte delle 13 frazioni presenti sul territorio comunale facendo una fotografia di quello che era lo stato delle cose prima del terremoto, la densità abitativa e in vista futura le potenzialità e la vocazione economica delle frazioni per garantire lo sviluppo e il reisediamento. Resta ancora da sciogliere il nodo della frazione di Pescara del Tronto, quella che ha pagato il certo tributo più alto in termini di vite umane e di distruzione. Di certo c’è che l’abitato non potrà essere ricostruito dove era, stante anche le difficoltà di rimuovere le macerie. Lo studio eseguito dall’università di Roma Tre, invece, ha riguardato esclusivamente il capoluogo di Arquata al fine di elaborare un manuale di recupero dei fabbricati che possa essere d’aiuto ai progettisti in fase di ricostruzione. Un importante lavoro di approfondimento è stato effettuato anche per quanto riguarda gli edifici di pregio storico che dovranno essere tenuti in considerazione nella futura ricostruzione.