La sofferenza e i momenti di profonda difficoltà che uniscono e creano legami di amicizia e di affetto profondi, che durano nel tempo, verso chi ha dimostrato solidarietà concreta. L’amministrazione comunale di Montemonaco, guidata dal sindaco Onorato Corbelli, ha conferito la cittadinanza onoraria alla Croce Rossa Italiana e alla Protezione Civile del Veneto. Fin dalla scossa del 30 ottobre 2016 i volontari sono stati sempre presenti accanto agli sfollati concentrati nella struttura di casa Gioiosa, portando assistenza pratica ma anche psicologica, aiutandola in tutti i modi. Diverse squadre si sono alternate fino all’11 febbraio 2017. Aiuti ancora più intensi quando al sisma si è aggiunta la straordinaria nevicata di gennaio dello stesso anno. Oltre alle scosse che continuavano, si sono accumulati circa 2 metri e mezzo di neve. I volontari si sono adoperati con pale, turbine, spazzaneve, per liberare le strade, nei nuclei abitati delle frazioni, spalando la neve sui tetti. Dei veri angeli custodi in momenti di drammatica difficoltà di vita. L’attestato di cittadinanza onoraria è stato ricevuto, per la Croce Rossa Italiana, da Valeria Corbelli, presidente del Comitato dei Sibillini, che ha letto una lettera inviata dal presidente Cri internazionale Francesco Rocca, con la presenza della vice presidente regionale Cristina Perozzi e una rappresentanza di volontari. La Perozzi ha rimarcato che la Cri porta sempre aiuto e assistenza alle popolazioni senza distinzione di alcun genere. Per la Protezione Civile Veneta, a riceverlo l’assessore regionale di riferimento Giampaolo Bottacin assieme ai volontari di vari gruppi veneti che si erano alternati in aiuto alla popolazione. Presente anche il prefetto di Ascoli Rita Stentella, il comandante della locale stazione carabinieri Davide Proietti, il sen. Paolo Arrigoni, il sindaco di Montefortino Domenico Ciaffaroni. “Oltre all’aiuto pratico – ha sottolineato commosso il sindaco – i volontari ci hanno regalato tanto affetto e saremo loro grati per tutta la vita. Con loro si è creato un legame fraterno”. Bottacin ha ricordato i primi contatti avuti col sindaco e la mobilitazione immediata grazie all’impegno dei volontari subito pronti a partire. Il prefetto Stentella ha sottolineato l’impegno dei sindaci e dei volontari, le sinergie importanti che si sono create per il superamento di periodi terribili e lunghi del sisma. I bambini della scuola hanno anche consegnato due lavori di disegni e dediche alla Cri e alla Protezione Civile Veneta. Un’esperienza, quella di vicinanza e aiuto ai terremotati, che ha segnato la vita di tutti i volontari, come ricorda Sued, di origini marocchine ma trapiantata in Veneto da molti anni, facente parte del gruppo Cavalieri dell’Etere di Conegliano. “E’ stata la mia prima esperienza in una calamità – dice – e ho vissuto il Natale vicino ai terremotati. Loro ci hanno fatto sentire che apprezzavano tantissimo il nostro aiuto. Un’esperienza umanamente bellissima che mi porterò sempre dentro”. Prossimamente si terrà anche la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ai Carabinieri.