Leggi speciali per la ricostruzione e una particolare attenzione nel favorire la nascita di lavoro ed evitare lo spopolamento delle zone colpita dal sisma del 2016. È quanto emerso nel corso della visita del segretario generale della Cgil ad Arquata, Maurizio Landini, che, tra i primi impegni dopo la sua elezione al vertice del sindacato, ha voluto manifestare il proprio impegno e la propria vicinanza a quanti da quasi tre anni stanno affrontando le difficoltà causate dal terremoto. A Pretare, il leader sindacale ha incontrati il sindaco Petrucci e gli altri primi cittadini dei comune del cratere tra i quali Sergio Fabiani nella doppia veste anche di presidente della Provincia. Si è trattato di un incontro proficuo in cui i sindaci hanno chiesto maggiore raccordo con le istituzioni, sollecitare il governo e il commissario straordinario Pietro Farabollini per creare opportunità di lavoro ed evitare lo spopolamento delle zone che hanno già pagato a caro prezzo le conseguenze del terremoto. «Noi qui siamo puntuali? È un messaggio al commissario, se fossero puntuali anche loro… – ha esordito Landini riprendendo una lamentela del sindaco Petrucci sul mancato varo dei decreti per le perimetrazioni e rivolgendosi, idealmente, al commissario Piero Farabollini -. Emerge una contraddizione: ci sono perimetrazioni fatte e i soldi a disposizione, la ricostruzione potrebbe partire ma non accade». È stato affrontato anche lo spinoso tema del personale e dei contratti in scadenza che rischiano di non essere rinnovati mettendo in seria difficoltà le amministrazioni pubbliche con serie ripercussioni sulla ricostruzione. «Non si può parlare di ricostruzione con il personale precario – ha detto il segretario della Cgil -. Il rischio è che non vengano riconfermati e che si debba assumere altre persone che si troverebbero nella condizione di ricominciare a imparare il lavoro da capo».
Sull’importanza di ricostruire ma anche di portare lavoro nelle zone colpite dal sisma si è soffermato anche il sindaco Aleandro Petrucci: «È tutto bloccato – ha detto il primo cittadino di Arquata . Abbiamo realizzato una cittadella per le imprese ma con la popolazione che c’è non si può fare molto. Gli incentivi non possono essere solo sgravi fiscali, se vogliamo ricostruire un territorio servono leggi speciali per garantire aziende che vengono sul territorio, altrimenti i giovani non tornano più».