Ascoli-Mare: sempre più cantiere, sempre meno superstrada. E c’è chi sceglie la Salaria

Più cantiere che superstrada. E’ questa la sorte dell’Ascoli-Mare dove la seppur auspicata e sempre lodevole attività di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza del raccordo che collega il capoluogo piceno con la costa,  con la coincidenza di due – gli ennesimi – interventi  in altrettanti tratti della strada a scorrimento veloce hanno provocato e continuano a provocare quasi quotidianamente lunghe code e inevitabili proteste e lamentele degli automobilisti incolonnati, specie nel week end, a volte anche per un’ora.

La domanda ricorrente del cittadino, ignaro di programmazione e tempistiche, è chiara: perché questi lavori che partono ogni anno anche nel periodo estivo, vanificando l’efficacia della superstrada per “avvicinare” l’entroterra e la riviera? Non si potrebbero anticipare sfruttando la primavera? E qualcuno sottolinea anche che, tra manutenzioni straordinarie e interventi che dal 2017 si sono resi necessari per la sicurezza dopo il sisma, di fatto l’Ascoli-Mare è ormai diventata un cantiere eterno. Quasi impossibile ricordare un periodo in cui si è riusciti a percorrerla dall’inizio alla fine senza incontrare i segnali di un cantiere. Questo ha addirittura già prodotto i primi effetti “collaterali”, con molte auto che nei week end,  per evitare ingorghi e intasamenti, preferiscono tornare all’antico e utilizzare la vecchia Salaria, tornata, quindi, inaspettatamente, a ripopolarsi di auto. Ma a questo punto è chiaro che il raccordo autostradale, percorso a singhiozzo tra tratti liberi e continui rallentamenti, rischia di perdere la sua reale funzione. E, quindi, di diventare inutile.

 

Il programma di riqualificazione avviato dall’Anas sull’Ascoli-Mare, in considerazione della rilevanza autostradale del raccordo, prevede di fatto «il rifacimento della pavimentazione per l’intera estensione dell’arteria, con realizzazione di asfalto drenante e miglioramento delle pendenze e delle opere idrauliche in modo da elevare lo standard di servizio e il livello di sicurezza in caso di pioggia» . In particolare, gli interventi attualmente in corso riguardano circa 3 chilometri (dal km 0 a km 3) tra lo svincolo di “Ascoli est-Folignano” eAscoli Centro” (Porta Cartara) per un investimento di 1.708.232 euro. Per consentire i lavori, il transito è regolato a doppio senso di marcia sulla carreggiata libera. E il completamento, inizialmente era previsto per la fine di luglio, ma la scheda aggiornata dell’Anas parla di termine dei lavori per il 30 settembre. Attualmente i lavori sono stati effettuati al 29,41%. A questo intervento si aggiunge l’altro in corso di esecuzione su un tratto di oltre 5 chilometri in prossimità dello svincolo  di Monsampolo del Tronto, per un investimento di circa 2,4 milioni di euro. L’intervento è stato avviato a inizio marzo e sarà ultimato, secondo la scheda Anas, per il 14 settembre (stato di avanzamento al 31,95%). Il che, in termini pratici, significa che code e rallentamenti accompagneranno ascolani e turisti, lungo il raccordo, praticamente per tutta l’estate. Due interventi che, comunque, fanno seguito anche al rifacimento della pavimentazione in altri tratti della superstrada (per 1,5 milioni di euro), oltre al ripristino e al miglioramento sismico del viadotto del Marino (circa 2 milioni). Fatto sta che, pur di fronte a interventi importanti e sicuramente necessari, l’Ascoli-Mare sta diventando più un cantiere che un raccordo comodo e scorrevole.

 

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