È stato presentato oggi ad Ancona, presso la sede del Centro Servizi per il volontariato delle Marche, uno strumento innovativo messo in campo dalla partnership operativa tra Fondazioni di origine bancaria marchigiane, Direzione Impact di Intesa Sanpaolo SpA e Centro Servizi per il Volontariato delle Marche: il “fondo di garanzia”, alimentato da risorse (pari a 500.000 Euro) di alcune fondazioni aderenti alla Consulta delle Marche tra le Fondazioni di origine bancaria e volto ad agevolare il rilascio della garanzia fideiussoria in favore delle organizzazioni di Terzo settore che accedono a finanziamenti pubblici e privati. Il fondo inoltre presenta leva 5 consentendo un monte totale di impegni di firma pari a 2,5 milioni di Euro.
L’analisi dei bisogni del CSV – Nell’ambito dello stretto rapporto di collaborazione tra le Fondazioni di origine bancaria ed il mondo del non profit, il Centro Servizi Volontariato delle Marche ha fatto emergere che gli enti di Terzo settore spesso rinunciano a partecipare a bandi a valere su fondi Europei, nazionali o regionali, perché tali strumenti presuppongono dotazioni economico-patrimoniali o la presentazione di apposite fidejussioni, che spesso comportano la necessità di prestare garanzie personali da parte degli amministratori. Tale bisogno è stato portato all’attenzione delle Fondazioni marchigiane.
La soluzione: accordo Fondazioni marchigiane ed Intesa Sanpaolo per il rilascio di garanzia fideiussoria a beneficio degli enti del Terzo settore tramite apposito fondo – La Consulta tra le Fondazioni marchigiane, coordinata dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno Angelo Davide Galeati, ha preso atto dell’esigenza espressa dal CSV e si è messa al lavoro per coinvolgere le singole fondazioni marchigiane e costituire un fondo per un importo di € 500.000, per permettere alle organizzazioni del terzo settore di partecipare a bandi e di gestire i progetti vincitori di bandi assegnatari di risorse, agevolando così l’accesso agli impegni di firma/fidejussioni necessari. È stato predisposto uno strumento finanziario grazie alla collaborazione con la Direzione Impact del Gruppo Intesa Sanpaolo (nel quale è confluita Banca Prossima S.p.a. specializzata nei servizi e rapporti con il mondo del Terzo settore), con il quale è stata sottoscritta apposita convenzione.
L’accordo, che rimarrà attivo fino al 31/12/2024, rende disponibile al Terzo settore la dotazione complessiva iniziale di 500.000 Euro per ottenere la garanzia fideiussoria, assicurando in tal modo l’avvio operativo dell’iniziativa.
Chi può accedere al fondo – A beneficiare del fondo sono enti non profit, anche costituiti in forme aggregative, che abbiano sede legale e operativa sul territorio marchigiano, siano attive da almeno due anni ovvero neocostituite a seguito di un progetto di fusione o integrazione tra
organizzazioni o enti esistenti da almeno due anni, ed in grado di comprovare l’assegnazione di un contributo relativo a bandi pubblici o privati inerenti al Terzo settore che richiedano l’emissione di un impegno di firma.
Come si accede al Fondo – Al fine di ottenere l’impegno di firma, il beneficiario dovrà farne espressa richiesta a Intesa Sanpaolo, e per conoscenza alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno (delegata dalla Consulta), utilizzando un semplice modulo di richiesta predisposto dalla Banca nel quale dovrà specificare, tra l’altro, la finalità dell’impegno di firma richiesto. Il beneficiario dovrà inoltre presentare la necessaria documentazione a comprova del rispetto dei requisiti. L’importo massimo di ciascun impegno di firma è pari a Euro 70.000. Per ciascun impegno di firma, il fondo garantirà la copertura dell’80% del credito vantato dalla Banca nei confronti del Beneficiario.
Per maggiori informazioni è necessario recarsi presso le filiali Intesa Sanpaolo delle Marche.