Una delle ultime ordinanze firmate dal Capo del Dipartimento della Protezione civile (n° 614 del 12/11/2019) avente per oggetto “Ulteriori interventi urgenti di Protezione civile conseguenti agli eventi sismici che hanno colpito il territorio delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo a partire dal giorno 24 agosto 2016” potrebbe ripercuotersi negativamente per alcuni residenti marchigiani al confine con il vicino Abruzzo. E’ il caso di Maltignano, ultimo Comune delle Marche che dista solo 1 km dalla Regione Abruzzo. Una penalizzazione per i cittadini terremotati maltignanesi, esplicitata al punto E dell’articolo 1 dell’ordinanza, che porterebbe alla perdita del CAS per 11 famiglie su 53 trasferitesi nel confinante comune di Sant’Egidio alla Vibrata per mancanza di alloggi presenti a Maltignano a causa dei noti danni provocati dal sisma. “La nostra richiesta – afferma il sindaco di Maltignano, Armando Falcioni – è quella di poter estendere la norma, limitatamente al punto E dell’art. 1, almeno ai comuni limitrofi abruzzesi confinanti, considerato anche che la Regione Abruzzo è inserita tra le quattro regioni coinvolte dal sisma. In tale modo le famiglie citate, già provate da un forzoso trasloco ed in attesa della ricostruzione del proprio alloggio, non siano costrette ad un nuovo forzoso trasloco entro il 19 marzo – continua il primo cittadino -, tra l’altro complicato dalla mancanza di appartamenti da locare nel territorio. Apparirebbe paradossale che, in forza dell’appartenenza regionale – conclude il sindaco -, le famiglie sfollate dovrebbero abbandonare l’alloggio ad 1 km dalla propria casa e richiederne uno da affittare, di contro, a decine di Km dal proprio domicilio, purchè appartenente alla Regione Marche. Inoltre il problema potrebbe riguardare tutti, visto che molti comuni del cratere sono al confine ed hanno sfollati fuori regione. Basti pensare alle persone domiciliate sulla nostra costa provenienti da Amatrice o Norcia”.