Un modo per ottenere uno sconto sulla Tari, la famigerata tassa sui rifiuti, ora c’è anche ad Ascoli: occorrerà attivare il compostaggio domestico. Con il nuovo regolamento approvato dal consiglio comunale, infatti, ora i cittadini ascolani che vorranno trasformare in compost, nella loro abitazione, alcune tipologie di rifiuti (in particolare avanzi di cibo e altri scarti organici) in compost con una apposita attrezzatura fornita dall’Arengo, otterranno una riduzione della tassa. Questo perché chi deciderà di iscriversi all’Albo comunale dei compostatori – compilando un apposito modulo e ritirando l’apposita attrezzatura – consentirà, di fatto, di saltare il passaggio del conferimento, della raccolta e del trattamento di quei rifiuti. Ma è chiaro che, per verificare la correttezza del compostaggio domestico, l’Arengo metterà in campo anche del personale qualificato per monitorare la situazione, considerando che anche il compost domestico verrà considerato nel calcolo della percentuale di raccolta differenziata.
Il compostaggio domestico, in concreto, consiste in un sistema di trattamento domiciliare degli scarti organici effettuato da utenti domestici al fine di ottenere, per ossidazione biologica ed umificazione, la trasformazione degli scarti in compost. Questo processo, svolto a casa, di fatto eliminerà per quei rifiuti tramutati in compost la fase del conferimento in strada e quindi della raccolta e del trattamento nell’impianto di compostaggio. In questo modo, come esplicitato nell’apposito regolamento appena approvato dal consiglio comunale, l’utente che trasformerà in casa alcuni rifiuti organici in compost, con l’apposita attrezzatura fornita dall’Arengo, otterrà una riduzione della Tari. Le nuove regole, infatti, prevedoni di applicare “ad ogni utenza iscritta alla pratica del compostaggio domestico, una riduzione della tariffa dovuta per la gestione dei rifiuti urbani. Tale riduzione verrà applicata dall’anno successivo all’iscrizione all’Albo comunale compostatori secondo modalità e quantificazioni definite dal Comune con apposito atto”. Quindi, un incentivo per i cittadini che vorranno collaborare alla raccolta differenziata compostando i rifiuti organici (e qualche altra tipologia), nella loro abitazione.
Il cittadino che vorrà attivare il compostaggio domestico dovrà iscriversi all’apposito Albo comunale compostatori che verrà creato dall’Arengo, compilando un apposito modulo, e poi ritirare (a meno che non ne abbia una di proprietà) la compostiera specifica per quella tipologia di utenza. Dovrà anche partecipare ad un corso di formazione iniziale e poi ci sarà del personale preparato che fornirà assistenza e monitorerà la situazione complessiva. Ma quali sono i rifiuti compostabili in casa? Innanzitutto scarti di cucina quali bucce di frutta e di ortaggi, scarti derivanti dalla pulizia delle verdure, pane raffermo, carne (in modiche quantità), avanzi di cibo (in modiche quantità), fondi di caffè, filtri di the, gusci di uova, gusci di noci, scarti del pesce (in modiche quantità). Inoltre, ramaglie, potature, erba, fiori e fogliame, foglie di piante resistenti alla degradazione (in modiche quantità), segatura e trucioli di legno non trattato, scarti vegetali dell’attività di giardinaggio ed orticoltura, cenere di legna (in modiche quantità). L’elenco potrà essere integrato dal Comune.