Simone Cappelli  di Simone Cappelli 

 

Monticelli dall'altoIl viaggio della Gazzetta di Ascoli alla scoperta dei quartieri termina con la vasta area di Monticelli. La questione più importante riguarda l’Ospedale Mazzoni ed il suo destino in seguito alle ultime verifiche geologiche e territoriali – risultate positive – portate a termine nella zona di Pagliare del Tronto, dove sarà ubicato il nuovo nosocomio. Nella conferenza stampa del 3 Gennaio scorso, Anna Casini – vicepresidente della Regione Marche – ha ribadito che il “Mazzoni” – assieme al “Madonna del Soccorso”-  non sarà chiuso.   In primo piano anche la scuola “Don Giussani”, chiusa ormai dal 2016, quando il terremoto la rese inagibile. L’ultima arringa sull’argomento risale al 20 Dicembre 2019 scorso, giorno nel quale il capogruppo Dem Francesco Ameli ha denunciato la non presenza – all’Ufficio speciale per la ricostruzione, in regione – del progetto definitivo promosso da Fioravanti. Nel settembre del 2018, sotto la giunta Castelli, era stato approvato il progetto di fattibilità per l’adeguamento sismico, avente un costo complessivo di 5.1 milioni. L’elaborato progettuale, firmato dall’ingegner Rosanna Gabrielli, era stato inviato all’Ufficio ricostruzione della regione Marche, eppure si prospettano ancora tempi lunghi e un difficile bandolo della matassa da districare, mentre l’area – coperta da una folta vegetazione – non regala un gran colpo d’occhio.

Continuano i lavori sulla pedonale ovest, dove si cerca di portare a termine nel minor tempo possibile il progetto di riqualificazione della zona che comprende edifici, spazi commerciali ed un sovrappasso per facilitare gli attraversamenti verso l’ospedale. Nel cuore della pedonale, la nuova area pedonale realizzata nel Luglio scorso dalla Saitec Company SRL con l’architetto Salvatore Colletti, ha già subito critiche. Le scalette che allacciano il parco alla pedonale superiore mostrano i chiari segni della ruggine. Pedonale che – sia nella parte inferiore che superiore – è colma di sporcizie e necessita di una ripulita del verde. Nell’occhio del ciclone anche la ciclopedonale; scarseggia la manutenzione – crepe e buche lungo il tragitto, pericolose per i ciclisti – e la staccionata che delimita il tratto pedonale è crollata in alcuni punti, semidistrutta in altri.

In via delle Begonie, lato nord, c’è da monitorare l’asfalto – pericolose buche – e la condizione dei marciapiedi, stesso discorso per l’inizio via degli Iris. Marciapiede da controllare anche in via delle Zinnie. Proseguono i lavori per regalare un parco pubblico in via dei Narcisi, a ridosso della scuola elementare; il progetto vede la realizzazione di un’area gioco per i bimbi con pavimentazione anti-trauma e la realizzazione di un campo polifunzionale basket – pallavolo. Verrà costruito un manufatto, di 6 metri per 8, su tre diversi livelli: il piano interrato servirà da locale tecnico e magazzino, piano terra sorgerà il bar, mentre al primo piano ci saranno gli spogliatoi. Il 18 Dicembre scorso, inoltre, nella struttura Santo Stefano, adiacente alla statua del “Venerabile Marcucci” è stato presentato un giardino e parco giochi – intitolato ad Alberto Giattini – per i tanti bambini che sono in cura. Da rivedere la pavimentazione lungo tutta via dei Gelsomini. Stesso discorso per l’esteso viale dei Platani, che presenta varie buche e scarsa cura del verde soprattutto nella parte sud. Da controllare una casa abbandonata fronte via dei Platani. Necessita di lavori anche la pavimentazione di largo delle Mimose e largo dei Gladioli. Nella SS4 da segnalare l’immobile abbandonato nella rotatoria fronte ospedale e la chiusura della pompa di benzina poco più avanti.

Il discorso viabilità fa perno soprattutto sul traffico selvaggio, nelle ore di punta, della SS4. In zona Ospedale è sempre più difficile trovare parcheggio, mentre è rischioso lo svincolo che da via delle Ninfee porta a via degli Iris. Lamentele per via delle Magnolie; la strada è troppo limitata per due corsie, e non mancano incidenti. Problemi anche a via di Tolignano; l’incrocio è delicato, la strada poco estesa e non poche volte occupata da macchine e camion che sostano accanto al supermercato.

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