«Non è più possibile temporeggiare o perdere tempo: il nostro territorio vuole risposte». A sostenerlo è il vice presidente dell’assemblea legislativa delle Marche, Piero Celani.

«Il Decreto Sisma recentemente approvato dal Parlamento è totalmente privo di azioni concrete – continua il consigliere regionale di Forza Italia -. La rimozione delle macerie è ferma, in quanto non è stato differito il termine al 31/12/2020, così come invece è stato fatto per lo stato di emergenza, il trasporto e il deposito delle macerie in siti di stoccaggio intermedio quindi la rimozione delle stesse è ferma. I contratti del personale assegnato ai Comuni, e che andranno in scadenza nei prossimi mesi, rischiano di non poter essere rinnovati per un’ulteriore anno, così come previsto dalle norme vigenti, poichè la copertura finanziaria è garantita solo fino al 31/12/2020. Dopo 4 anni il ripristino di una normale viabilità nelle aree del sisma è un miraggio: le strade sono ancora chiuse e i cantieri avviati sono già fermi. Emblematico il caso della Salaria, dove dopo 6 mesi dallo stop del cantiere in seguito al fallimento dell’impresa appaltatrice, nessuno comunica, se e quando, riprenderanno i lavori di adeguamento dell’importante strada consolare. Il Governo ha totalmente ignorato le richieste che provenivano dai territori e non è stato neppure in grado di adeguare alcune scadenze. Dopo gli annunci roboanti e le centinaia di passerelle, il territorio, stanco di aspettare, rischia la desertificazione economica e sociale. Il Presidente della Regione Marche Ceriscioli, seppur con immenso e ingiustificato ritardo, nelle fasi di approvazione dell’ultimo decreto Sisma aveva affermato che era “di vitale importanza” il recepimento delle richieste che arrivavano dai Sindaci. Oggi, considerato l’assordante silenzio sul tema, è chiaro che per il governo regionale le problematiche del Sisma non sono più prioritarie».

«A questo punto sembra proprio che al PD, tutto preso dal “corteggiamento politico” al M5S, ogni problema della nostra Regione, passi in secondo piano – attacca l’ex sindaco di Ascoli -. È giunto quindi il momento che, tutte le forze politiche, alternative a questo “rovinoso” centro sinistra regionale presentino al più presto un progetto per risollevare dal punto di vista socio-economico, questo nostro bellissimo territorio, occupato da tantissima gente laboriosa che da troppo tempo è rimasta inascoltata, nonostante i proclami demagogici, degli attuali Amministratori. Noi di Forza Italia riteniamo che ci siano tutte le condizioni affinchè il centrodestra unito possa presentare ai Marchigiani un progetto concreto e vincente in grado di rivitalizzare tutti i settori della nostra economia e ridare fiducia a tantissime famiglie».

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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