L’Arengo adesso prepara la candidatura della città a “Capitale italiana della cultura” del 2022. La legittima aspirazione del capoluogo piceno ora si sposa con il primo atto formale in questa direzione, ovvero la nomina di un comitato tecnico che imbastisca il progetto “Ascoli futura” da consegnare sul tavolo ministeriale competente rispondendo all’apposito bando che verrà pubblicato nel 2021. Inizia, dunque il lavoro di preparazione a questa sfida che richiederà risposte a tutta una serie di parametri da rispettare, a cominciare dalle diverse location per ospitare eventi di spessore culturale. Il primo passo in questa direzione, dunque, è proprio la composizione del comitato tecnico che dovrà guidare la città verso questo ambizioso traguardo. Al fine di portare a compimento il percorso verso la candidatura a “Capitale italiana della cultura” per il 2022, la giunta comunale ha ora definito la composizione del comitato tecnico che dovrà predisporre il progetto denominato “Ascoli futura” da presentare allo specifico bando ministeriale. In tal senso, il comitato in questione è stato definito includendo diversi componenti qualificati (che parteciperanno a titolo gratuito), «ciascuno portatore di professionalità, conoscenze e competenze specifiche che contribuisca ad elaborare gli indirizzi strategici che deve contenere la proposta da candidare». A far parte del comitato tecnico in questione saranno il sindaco Marco Fioravanti; l’assessore alla cultura Donatella Ferretti; l’onorevole Giorgia Latini, vice presidente della commissione Cultura alla Camera dei deputati; il segretario generale del Comune, Vincenzo Pecoraro; il dirigente del servizio Cultura, Loris Scognamiglio; la funzionaria del servizio Cultura, Romina Pica; il professor Stefano Papetti in qualità di docente di Museologia e restauro all’Università di Camerino; Carlo Bachetti Doria in qualità di docente dell’Accademia di belle arti e design – poliarte; Giorgio Bisirri in qualità di esperto per fondi pubblici e progettazione e l’operatrice turistica Valeria Nicu.. A questi componenti si aggiungeranno un rappresentante della Sovrintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche Sud e un rappresentante di Unicam, uno dell’Università Politecnica delle Marche. I contenitori che nell’ambito del progetto si intenderà valorizzare anche come location di eventi culturali di rilievo saranno sala Cola dell’Amatrice, il teatro romano, la Fortezza Pia, piazza Ventidio Basso, il Museo dell’Alto Medioevo, il Forte Malatesta, il ponte romano e il teatro Filarmonici.