L’Amministrazione comunale di Ascoli informa la cittadinanza “che, come previsto dal decreto attuativo firmato dal presidente del Consiglio, tutti coloro che hanno viaggiato, attraversato o sostato presso le zone del “focolaio” del Coronavirus in Lombardia e in Veneto hanno l’obbligo di comunicarlo alle Asl (nel caso del Piceno all’Area vasta 5) ai fini dell’adozione, da parte dell’autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva”.
Nel pomeriggio, il Comune ha anche fornito ulteriori precisazioni specificando che l’obbligo della comunicazione al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente territorialmente vale per i cittadini del territorio ascolano che sono transitati e hanno sostato, dallo scorso primo febbraio 2020, in uno dei comuni della Lombardia e del Veneto inseriti in uno specifico elenco. Ecco i comuni della Lombardia cui fa riferimento il provvedimento: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini. In Veneto, invece, il riferimento è al comune di Vò.