Con una cerimonia sobria ma emotivamente coinvolgente, si è tenuta questa mattina nel piazzale della questura di Ascoli la cerimonia per il 168° anniversario della polizia di Stato.
Alla presenza del Prefetto Rita Stentella, il Questore Paolo Maria Pomponio ha deposto di prima mattina una corona ai piedi del cippo che ricorda i caduti per motivi di servizio poi, ha ringraziato il Prefetto per l’attenzione che, ogni giorno, rivolge alla Polizia di Stato e alle altre forze dell’ordine, soprattutto in questo periodo ove la scena è dominata dal Covid-19, che tanta sofferenza sta arrecando in seno alle comunità.
Il Questore ha pure rivolto un saluto a chi era al lavoro, nonché alle loro famiglie con cui condividono ogni giorno la missione di servizio al prossimo, collegandosi anche con il Commissariato di San Benedetto del Tronto e con i reparti della Polizia Stradale, Ferroviaria e Postale.
Nell’occasione, il dottor Pomponio ha sottolineato lo straordinario impegno e l’umanità messi in campo dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno, veri punti di riferimento per le comunità che vivono nei 33 Comuni del Piceno in questo inedito e sofferto percorso di convivenza con le misure volte a impedire la diffusione del virus.
Il Questore ha espresso la sua gratitudine anche alle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno sottolineandone, fin dal primo giorno del suo insediamento, l’approccio costruttivo e responsabile alle complesse dinamiche gestionali. Ha quindi ricordato i poliziotti impegnati nel complesso dispositivo dei controlli, il cui compito principale è quello essere vicini ai cittadini nella lotta contro il Covid-19, che può essere sconfitto solo se tutti assumono comportamenti responsabili, osservando quelle regole d’igiene e di distanziamento sociale, in modo da impedire al virus di «camminare attraverso le gambe delle persone».