Alle prime ore di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Ascoli Piceno, su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha diretto le indagini, nei confronti di un infermiere 57enne, già in servizio presso la R.S.A. di Offida, ritenuto responsabile di:
L’indagine ha avuto inizio nel settembre 2018, allorquando la Stazione Carabinieri di Offida segnalava alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno alcune informazioni raccolte circa decessi sospetti, avvenuti presso la struttura sanitaria R.S.A. di Offida che ospita anziani non autosufficienti e con necessità di assistenza di tipo sanitario.
L’impegno investigativo, durato diversi mesi e condotto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ascoli Piceno comandato dal maggiore Nicola Gismondi, supportato nelle fasi iniziali dalla Compagnia di San Benedetto del Tronto e dalla Stazione Carabinieri di Offida, ha avuto i suoi primi riscontri quando le preliminari analisi sul sangue di alcuni pazienti deceduti presso quella struttura consentivano di rilevare concentrazioni di promazina (farmaconeurolettico), a livelli tossici ed assolutamente incompatibili con le terapie prescritte per quei pazienti. Un secondo e più importante riscontro si acquisiva all’inizio del 2019, allorquando le indagini consentivano di rilevare, all’esito dell’esame autoptico di due salme, di cui una riesumata, che quei pazienti ricoverati erano deceduti: uno per una somministrazione di promazina in dosi letali e l’altro per somministrazione di insulina in un soggetto non diabetico.
L’indagine, di spiccato livello tecnico-scientifico, si è sviluppata, oltre che con attività tecniche, con attente analisi di decine di cartelle cliniche acquisite per numerosi pazienti delle struttura e con l’escussione di un rilevantissimo numero di persone informate sui fatti (tra cui medici, infermieri ed operatori socio sanitari), così consentendo di acquisire gravie concordanti indizi di responsabilità sul conto di W.L., un infermiere 57enne in servizio presso la RSA di Offida, per aver volontariamente causato, a partire dal gennaio 2017 al febbraio 2019, il decesso di ottopazienti di quella struttura, tentando di causarne altri quattro, somministrando illecitamente farmaci in dosaggi tossici o letali e comunque incompatibili con le terapie prescritte.
Le complesse indagini dirette dalla Procura Repubblica di Ascoli Piceno sono state svolte dai Carabinieri in costante coordinamento con l’Unità Operativa di Medicina Legale di Ascoli Piceno, mentre l’odierno indagato, da mesi, a seguito dei primi atti d’indagine, era stato trasferito ad altro incarico non a contatto diretto con i pazienti.