Isadora TTDP Giselda Ranieri ph Marco Pezzati 1La danza contemporanea approda su TikTok, il social del momento con 800 milioni di utenti attivi al mese. Nasce Isadora – The TikTok Dance Project, che vede “sulla scena” per una residenza artistica digitale Giselda Ranieri, danzatrice e coreografa e Simone Pacini, esperto di comunicazione digitale.  Il progetto è tra quelli selezionati dal bando Residenze Digitali, proposto da Amat – circuito marchigiano di teatro, musica, danza e circo “titolare di residenza” riconosciuto da Regione Marche e MIBACT – – insieme al Centro di Residenza della Toscana Armunia – CapoTrave/Kilowatt che ne è il promotore, la Cooperativa Anghiari Dance Hub, ATCL per Spazio Rossellini in collaborazione con Regione Marche, Regione Toscana, Regione Lazio, MiBACT e alcuni Comuni del territorio. La call ha invitato la comunità artistica a esplorare le possibilità creative del digitale in un momento in cui l’attività del teatro si è repentinamente trasferita sul web e con esiti che spesso non hanno tenuto conto del contesto in cui si andava a intervenire. L’acceso dibattito che ne è seguito ha ruotato ora attorno al paragone con il teatro in tv, mezzo diverso dal web e dai social, ora alla domanda “teatro in streaming sì o teatro in streaming no” tralasciando spesso il punto più importante del discorso: come intervenire efficacemente sul web? Il bando ha posto l’accento su questa domanda e insieme a Isadora sono risultate convincenti le risposte di Agrupación Señor Serrano (Barcellona) con Prometheus, Nicola Galli con Genoma scenico | dispositivo digitale, Enchiridion con Shakespeare Showdown/ Romeo & Juliet e Umanesimo Artificiale/Joana Chicau e Jonathan Reus, Illoco Teatro con il progetto K.

Isadora – The TikTok Dance Project, che guarda soprattutto ai giovani della Generazione Z, indagherà il tema della didattica a distanza e la possibilità di coinvolgere nuovi, potenziali pubblici teatrali su una piattaforma “pop”. L’idea è che la crisi sanitaria, motivo scatenante del bando che ha reso possibile la realizzazione dell’idea, sia anche una straordinaria opportunità per riaffermare il valore trasversale e comunitario dello spettacolo dal vivo e il web è una delle vie per sostenerlo. All’evento finale si accederà attraverso il Foyer di Isadora, gruppo Facebook in partenza l’1 luglio, insieme alla residenza, che potrebbe raccogliere in futuro altri progetti performativi. L’1 luglio e fino all’1 agosto inizia la prima fase della residenza artistica digitale di Isadora – The TikTok Dance Project, che vede protagonisti di questo palcoscenico virtuale una coppia inedita di professionisti dello spettacolo, una danzatrice e coreografa e un esperto di comunicazione digitale, ovvero Giselda Ranieri e Simone Pacini.  Isadora – The TikTok Dance Project – titolo che omaggia Isadora Duncan, donna emancipata e danzatrice rivoluzionaria e che strizza l’occhio anche all’omonimo pionieristico software che consente il controllo umano dei media digitali – è un progetto originale pensato per il social network più creativo oltre che più di successo del momento. Giselda Ranieri, danzatrice di formazione classica e contemporanea, interprete per Roberto Castello/ALDES, che ha fatto della composizione istantanea il suo tratto distintivo creerà dall’indirizzo  www.tiktok.com/@isadora.danceme una web performance interattiva basata sull’”improvvisazione”, in cui darà corpo alle coreografie degli adolescenti a partire da un processo partecipativo, ispirato alla didattica a distanza, rifacendosi alle origini del progetto TikTok e con l’idea che in una seconda fase, potrebbe essere elaborata una proposta per le scuole. I ragazzi coinvolti realizzeranno una coreografia basata su parametri coreografici come la ripetizione, il ritmo, lo stop motion, la segmentazione del movimento dando vita a un processo di ricerca in linea con il “learning by doing” della generazione Z, iperconnessa, performativa, che si mette al centro, con forte spirito autodidatta. Simone Pacini, docente per IED e Università La Sapienza di Roma, specializzato in “social media storytelling” e esperto di fruizione digitale, nel contempo cercherà l’engagement e monitorerà le reazioni dei followers e del contesto, in un dialogo con la danzatrice utile al processo artistico ma anche all’analisi delle potenzialità di questo social network in ambito culturale. Nato in Cina e recentemente affidato a Kevin Mayer, tra i principali artefici del successo di Disney +, TikTok ha attirato l’attenzione anche degli Uffizi, primo ente culturale italiano di rilievo a fiutarne il potenziale, insieme al Museo del Prado di Madrid, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Naturkundemuseum di Berlino e il Grand Palais di Parigi. Con 400 milioni utenti al giorno e 4 milioni di utenti al mese in Italia, è la app più scaricata del momento ed è stata lanciata nel settembre 2016 da Alex Zhu e Luyu Yang, che inizialmente avevano creato un social con scopi educativi, in cui si potessero imparare e insegnare varie materie. Attualmente veicola brevi video di cui l’ironia e il ballo, appunto, sono ingredienti fondamentali. D’altro canto ballare da soli, fin da bambini, nella propria camera è una delle attività più divertenti e liberatorie che esistano, attività che in tanti, giovani e meno giovani, hanno riscoperto durante la quarantena e deciso di condividere online.

Dicono Isabella Brogi, Giselda Ranieri, Simone Pacini, Elisa Sirianni, curatori del progetto: L’idea non è trasferire sul digitale lo spettacolo dal vivo, che non può che essere dal vivo ma esplorare il limite per scoprire nuove possibilità, che è poi il senso della ricerca, in ogni ambito. Ora più che mai l’arte è chiamata a stare fra la gente, a rendere evidente a tutti quanto possa essere strumento utile per uscire da isolamento. Siamo molto felici di aprire quella che crediamo sia una porta verso una potenziale nuova utenza, che magari non si precipiterà nelle sale appena riapriranno ma che entrerà in contatto con una poetica, con contenuti d’arte e un punto di vista differente. I social e il web possono essere fonte preziosa di stimoli o trappole di appiattimento, dipende dall’uso. Abbiamo deciso di mettere al centro del processo artistico l’improvvisazione perché può essere una competenza stimolante per tutti, artisti e non, in ogni ambito della vita e soprattutto durante e dopo una crisi. Diventa qui simbolo delle risorse che lo spettacolo dal vivo può offrire alla collettività. Si improvvisa per rispondere efficacemente a uno scenario che cambia repentinamente, trovando nuovi codici e nuovi contenuti. È anche questo quello che ci chiede la crisi sanitaria”.

Isadora – The TikTok Dance Project prevedrà una seconda fase in autunno che si concluderà con un evento online (in una data che verrà annunciata nei prossimi mesi) cui si potrà partecipare iscrivendosi al gruppo Facebook il Foyer di Isadora, platea virtuale che potrebbe essere utilizzata per nuovi progetti performativi.

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