Il commissario straordinario per il sisma, Giovanni Legnini, prova a gettare acqua sul fuoco dopo la bocciatura in commissione Bilancio della camera dei deputati degli emendamenti al decreto Rilancio per cercare di dare impulso alla ricostruzione del Centro Italia segnata duramente dal terremoto quasi quattro anni fa. “Un percorso per stabilizzare il personale precario e prorogare i contratti in scadenza, il collegamento del nuovo Sismabonus con il contributo alla riparazione delle case lesionate, la revisione dei compensi ai professionisti che assumono maggiori responsabilità, la proroga dello stato di emergenza, risorse certe per sostenere lo sviluppo, poteri veramente straordinari per il Commissario anche se limitati alle opere più complesse, sono misure indispensabili per far decollare la ricostruzione dopo il terremoto del 2016 – ricorda Legnini -. Da tempo erano state condivise con i Sindaci, i Ministeri competenti, le associazioni dei cittadini, i professionisti, e sembrava che alcune di esse potessero essere accolte nel Decreto Rilancio che il Parlamento si appresta ad approvare, anche in considerazione della doppia, lunghissima emergenza vissuta da questi territori. Capisco, dunque, la preoccupazione dei sindaci, delle Anci regionali, la delusione dei cittadini del cratere per il mancato accoglimento di queste norme.
Adesso è importante insistere affinché siano varate al più presto, utilizzando il veicolo normativo che il Governo riterrà appropriato. Solo così sarà possibile completare il quadro degli strumenti necessari per far partire davvero la ricostruzione, ormai alla vigilia del quarto anniversario del primo dei gravi terremoti che hanno sconvolto il Centro Italia. Continuerò ad impegnarmi con la massima determinazione perché, al più presto, siano fatti questi passi decisivi”.