7A12647A-88AA-4E87-A74C-5E48235514C5Alla vigilia della gara di Pisa Davide Dionigi presenta il match contro i nerazzurri di Toscana. Il tecnico bianconero fa il punto della situazione a 180’ dalla fine del campionato.

Il Pisa è un avversario ancora in corsa per l’obiettivo playoff e vincere significa agganciare nuovamente i piani alti della classifica.

“Sì, il Pisa pensa all’obiettivo prefissato dei playoff, è una squadra guidata da un allenatore che sta facendo un ottimo lavoro. Finora abbiamo affrontato squadre che avevano obiettivi importanti da raggiungere e anche domani sarà così, si tratta di un’altra sfida proibitiva sulla carta, quindi dobbiamo avere la lucidità e l’attenzione alta per tutti i 90’. La squadra ha capito che non può permettersi cali di concentrazione, neanche di 2’. Solo se siamo sempre concentrati riusciamo a portare a casa il risultato”.

Si riferisce ai primi minuti di Ascoli-Pordenone?

“Mi riferisco ai 5’ iniziali, avevamo preparato quella gara in un certo modo e subire subito gol ci ha condizionato. Il secondo gol è stato frutto di una bella giocata dell’avversario, ma la prima rete non andava presa. Rivedendo la partita, confermo le impressioni avute a caldo: per possesso palla e occasioni create meritavamo qualcosa in più, ma, per come si era messa la gara, va bene così. Abbiamo messo quel match nel dimenticatoio, tenendo bene a mente però le cose positive che stiamo facendo e su cui stiamo progredendo col tempo. Ho detto ai ragazzi che non dobbiamo mai dimenticare dove eravamo dopo la sconfitta di Venezia. Tenere a mente quella situazione ci deve spronare e stimolare a progredire ulteriormente, deve aiutarci a tirare fuori ancor più la voglia e la cattiveria. Al percorso che abbiamo fatto da Venezia ad oggi manca un ultimo step”.

Dopo aver rivisto la partita col Pordenone, è aumentato il rammarico per il risultato finale in considerazione delle sviste arbitrali (gol del vantaggio ospite con posizione di fuorigioco e fallo di mano in area di rigore)?

“Aumenta il rammarico per un fuorigioco che per casistica è eclatante, fermo restando che noi abbiamo commesso in quella occasione una grandissima ingenuità. E poi il fallo di mano in area che, da regolamento, doveva essere sanzionato con un rigore a nostro vantaggio. Detto questo, continuo a sostenere che tutto ciò non deve mai rappresentare per noi un alibi, è stato bello e importante pareggiare col Pordenone, al di là dei due episodi che hanno condizionato la partita”.

Rientrano Piccinocchi e Sernicola, in generale come sta la squadra?

“La squadra ha bisogno di recuperare, come in tutte le altre partite ravvicinate è normale che ci saranno dei cambiamenti, c’è gente che ha bisogno di rifiatare. I ragazzi sanno bene che non deve mai emergere l’io ma il noi, hanno fatto loro questo concetto, recependolo alla perfezione e questo mi dà la certezza che anche domani chiunque scenderà in campo farà la sua parte”.

 

Dopo la partita col Pordenone è entrato in diffida anche lei, che dalla panchina vive molto la partita, come se fosse in campo.

“Non sarò condizionato dalla diffida, ogni partita è una gara a sé, che vivo sempre con molta intensità; ma ci tengo a dire che i cartellini presi sono legati a situazioni contingenti, a volte per la foga sono uscito fuori dall’area tecnica, ma mai ho mancato di rispetto al Direttore di gara”.

 

Si aspettava una B in cui a 180’ dalla fine del campionato la lotta playoff e playout è ancora aperta?

“Sì, la B è questa, si sapeva che i giochi sarebbero stati aperti fino alla fine. Discorso a parte è per il Benevento, che ha disputato un campionato a sè. Le ultime due giornate decidono tutto, ci sono squadre che lottano sia per i play out che per i playoff, ogni calcolo va rimandato a dopo la partita”.

Domani sera avrà un orecchio anche sugli altri campi?

“No, assolutamente. Pensiamo solo alla nostra partita senza guardare alle altre, a fine partita faremo i conti”.

 

 

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