Con il primo intervento avviato ieri per la rimozione delle erbacce dalla facciata della chiesa monumentale di San Francesco si è aperta ufficialmente l’operazione antidegrado dell’Arengo che passa in questa fase attraverso la pulizia di edifici e monumenti. Nello specifico, l’Amministrazione comunale ha deciso di affidare ad una ditta specializzata le operazioni di pulizia delle facciate degli edifici comunali che ne hanno bisogno soprattutto perché “invasi” da erbacce che spuntano un po’ ovunque rovinando l’impatto visivo di alcuni palazzi monumentali. Una serie di interventi per i quali è stata prevista una spesa complessiva di 62 mila euro circa che servirà a rendere migliore il centro storico agli occhi dei cittadini ma soprattutto dei visitatori. Tra l’altro, le operazioni di pulizia ed eliminazione della vegetazione presente includeranno anche la ripulitura dei paramenti murari cittadini.
«Abbiamo ufficialmente avviato – spiega il sindaco Fioravanti che ha voluto questa operazione in raccordo con l’assessore Cardinelli – le operazioni di pulizia delle erbacce presenti sulle facciate di palazzi e monumenti della nostra città. Si tratta di interventi delicati perché si va a lavorare su alcuni edifici storici, quindi saranno richiesti tutti gli accorgimenti del caso. Presto le operazioni verranno effettuate anche sui principali ponti cittadini e in altri luoghi di attrazione turistica. Il nostro progetto di riqualificazione dell’immagine cittadina non si ferma».
Gli interventi, necessari consistono principalmente nel taglio e rimozione della vegetazione arbustiva e rampicante presente e saranno effettuati su edifici monumentali, dopo la chiesa di S.Francesco, come la torre campanaria della Chiesa di S. Maria Intervineas, Palazzo dei Capitani, torre campanaria della chiesa di S. Maria della Carità,
Palazzo Arengo e le mura di cinta Porta Romana. Altri interventi sono previsti lungo i parapetti ed i piloni del Ponte Maggiore, incluso le sponde di accesso sia dalla parte delle fontane Pilotti che dalla parte dell’intersezione di via delle Terme in prossimità dell’edicola ivi presente; lungo i paramenti murari costituenti il parapetto stradale di via Ariosto, dalla intersezione del ponte fino alla fine, in prossimità del fiume Castellano; lungo la sponda est del fiume Castellano, a ridosso degli edifici sovrastanti; lungo il paramento murario costituente il parapetto della pedonale che arriva al Ponte di Cecco; lungo il paramento murario costituente il parapetto stradale di via Trebbiani; lungo i parapetti esterni e piloni del ponte Romano e Porta Solestà; lungo il paramento murario costituente il parapetto stradale di via Tamburrini; lungo i parapetti e piloni del ponte Nuovo e ponte S. Antonio Tufillo siti presso il quartiere di Campo Parignano; lungo i paramenti murari costituenti i parapetti stradali di via della Porta Tufilla, Porta Tufilla e Lungo Tronto.