Fino al 25 ottobre gli agricoltori saranno alle prese con la raccolta dell’oliva tenere ascolana DOP così come previsto da disciplinare per la produzione. Quest’anno si prevede una pezzatura piccola dell’oliva, per gli oliveti non irrigui, non adatta alla trasformazione in oliva ripiena. E’ quanto fanno sapere dalla Cia Agricoltori provinciale di Ascoli, Fermo e Macerata. La raccolta viene effettuata a mano, con cura, per evitare ammaccature e riposta in piccole ceste. «La raccolta dell’oliva tenera – spiega Ugo Marcelli presidente della Cia provinciale – è influenzata dai fattori climatici , più precisamente dalla frequenza delle piogge e dalla quantità di acqua pervenuta sul terreno. Per cui, l’estate siccitosa ha determinato una pezzatura delle olive piccola, non adatta alla trasformazione in oliva ripiena».
Gli agricoltori che hanno provveduto a installare un impianto di irrigazione a goccia, hanno sicuramente superato il problema con pezzature adeguate. «Comunque non si perde eccessivamente reddito con olive di piccola, media pezzatura – precisa Marcelli – in quanto verranno raccolte successivamente e destinate alla produzione di olio. Ricordo che l’olio di tenera ascolana è un olio pregiato e riconosciuto come igp Marche olio monovarietale di tenera ascolana. Prevedo quantitativi conformi ai passati anni».
Oltre al clima l’altro fattore che influisce sulla qualità del prodotto raccolto è l’attacco della mosca dell’olivo. «Gli agricoltori – conclude il presidente provinciale Cia – che hanno seguito le indicazioni per trattamenti adeguati agli attacchi dell’insetto, non hanno riscontrato danni alle drupe, a differenza di chi non ha trattato.